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Raiola su Donnarumma: «Juve? Ecco perchè il mancato rinnovo»

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Mino Raiola ha spiegato ai media le ragioni del mancato rinnovo di Donnarumma con la società rossonera: «Ambiente ostile, Juve? C’erano già offerte quando aveva 16 anni»

Il caso Donnarumma, dopo l’annuncio di Mirabelli e Fassone relativo al mancato rinnovo del portierino azzurro, vede la presa di posizione di Mino Raiola davanti ai media. «Si era creata una situazione troppo ostile, troppo violenta. Lui è stato minacciato, anche di morte con striscioni mai tolti dalla società» ha rivelato ai microfoni di Premium Sport.

«Non è una questione economica. Se due parti vogliono trovare una soluzione, si trovava. Loro stavano in giro con il budget per un top player e il top player ce l’avevano in casa. Troppo pressione, la mia idea era graduale: conoscere meglio il progetto».

Poi la precisazione. «Avevo già garantito alla dirigenza che saremmo partiti l’anno prossimo a parametro zero. Almeno era assicurato l’aspetto patrimoniale, nessuno voleva rubarsi il giocatore. Forse non son stato molto convincente».

«Juve, Real Madrid? C’erano già offerte quando aveva 14-16 anni. Se voleva andava via prima. Non abbiamo alcun accordo con nessuna società. E’ stata una situazione di forma: non potevamo più accettare minacce e passività».

«Retromarcia col Milan? Oggi dico di no. Non ho niente contro il Milan, rapporto ottimo con Fassone. Loro hanno fatto le loro scelte, possono anche cercare altri sette portieri. Il rischio che c’è è che perda un anno. Se dobbiamo giudicare sulla qualità no, ma se ci sono altre situazioni sì. Per me questo è mobbing».

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