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Da Rastelli a Lopez: il Cagliari è cambiato nel modulo e negli interpreti

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Con l’innesto della difesa a tre, il nuovo Cagliari naviga ora in acque tranquille di classifica nonostante un cammino altalenante

17 ottobre 2017. Due giorni dopo la sconfitta interna subita dal Genoa, il presidente del Cagliari Tommaso Giulini ha scelto di sollevare dall’incarico di allenatore Massimo Rastelli ed ha richiamato una vecchia conoscenza della società sarda come Diego Lopez: l’avvento sulla panchina rossoblù da parte dell’uruguaiano non ha chiaramente risolto tutti i problemi, ma ora come ora il Cagliari occupa quantomeno una posizione di classifica tranquilla.

LE NOVITA’ – L’ondata di novità portata dall’ex capitano della compagine rossoblù è tracciabile soprattutto sotto l’aspetto tattico: Lopez, infatti, ha impostato lo scacchiere cagliaritano con la difesa a tre, in modo tale da avere un reparto di centrocampo più muscolare e compatto in quanto composto da ben cinque interpreti. Il 3-5-2, effettivamente, sarà anche il modulo con i sardi affronteranno questa sera la Juventus. In porta ci sarà Rafael, mentre la difesa appunto a tre sarà composta da Romagna, Ceppitelli e Pisacane (quest’ultimo in ballottaggio con Andreolli). A centrocampo agiranno sugli esterni Faragò ed il grande ex Padoin, mentre nella zona nevralgica saranno Ionita, Cigarini e Barella (giovane molto interessante) a costruire la manovra rossoblù. Squalificato Joao Pedro, nel duo d’attacco spazio a Farias e Pavoletti, autore sinora di cinque reti nel girone d’andata.

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