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Sarri: «Ho chiesto una cosa alla squadra dopo la sconfitta con il Napoli»

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Maurizio Sarri, allenatore della Juve, ha parlato alla vigilia della partita di Serie A contro il Bologna. Le dichiarazioni

Maurizio Sarri, allenatore della Juve, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport alla vigilia della partita contro il Bologna. Di seguito riportate le sue dichiarazioni.

MOMENTO – «Perdere un trofeo è qualcosa di pesante, ti dà delusione e amarezza. La situazione è questa, non possiamo massacrarci e dobbiamo voltare pagina. Dobbiamo pensare subito al prossimo obiettivo, ho chiesto alla squadra di non farsi influenzare da niente. In queste partite conta il risultato, ma siamo ancora in un post preparazione. Vogliamo migliorare per tornare sui livelli normali delle nostre prestazioni».

MILAN – «Dopo così tanto tempo devi reimpostare una preparazione fisica. Lavorando per 20/25 giorni in maniera pesante, la brillantezza non può essere massima. Il problema della tenuta, delle accelerazioni, può venire fuori in momenti come questi. È una preparazione anomala, in cui nessuno sapeva come muoversi. Era tutto nuovo e la mancanza di esperienza ce lo rendeva difficile. È possibile che siano stati commessi degli errori».

ATTACCANTE – «Ne manca uno? Penso sia una mancanza di brillantezza di tutta la squadra. I ragazzi non riescono ad uscire da situazioni complicate, ma fa parte del momento. Dobbiamo migliore la qualità del gioco, poi il problema realizzativo lo miglioreremo col tempo».

CRISTIANO RONALDO ATTACCANTE – «Abbiamo parlato prima del Milan e del Napoli. Abbiamo riparlato ieri: lui ha fatto 700 gol partendo defilato, quindi la sua preferenza è quella. Questo è nell’assoluta normalità. Con il Milan siamo andati in quella direzione, con il Napoli ho chiamato i tre ragazzi che dovevano giocare davanti e abbiamo deciso insieme la soluzione Dybala centravanti. È un confronto normale prima di partite importanti. Ieri ho parlato di nuovo con lui: non si deve scalfire in fiducia, e spero che al massimo tra una settimana tornerà il giocatore fantastico di sempre».

TRIDENTE COL BOLOGNA – «Ora vediamo dal punto di vista fisico, perché in questa fase le partite sono dispendiose. Prima di fare delle scelte, voglio vedere le risposte dei singoli. Non abbiamo grandi alternative come centravanti puro, ma ne abbiamo di più sugli esterni con Bernardeschi e Cuadrado. In questo momento, vedere la qualità del recupero dei giocatori è più importante di altre valutazioni».

BOLOGNA – «Le insidie ci sono in tutte le partite, soprattutto in queste prime in cui non ci sono risposte delle squadre. È un momento delicato. Il Bologna gioca un buon calcio, è pericoloso quando riparte. Dobbiamo tenerlo in considerazione e fare una partita sperando di salire di livello ma anche in maniera accorta».

LOTTA SCUDETTO – «Lazio e Inter? Beh questo è chiaro, lo dice la classifica. L’Inter può tornare sotto alle prime due dopo il recupero. Sono curioso di vedere le prime 3/4 partite, che sono un’incognita per tutti».

LITIGIO CON PJANIC – «Io penso che la storia del mio litigio con lui sia una delle più grandi bufale della stagione. Parlo tanto con lui, è tra quelli con cui ho più confronto dialettico. Ho un grande rapporto con lui, non so da dove sia uscita questa storia. In queste prime partite ha giocato come tutta la squadra, facendo delle buone fasi per poi spegnersi. Non ho visto niente di particolare da parte sua rispetto agli altri. Per domani vediamo le reazioni fisiche anche, poi decideremo. Non abbiamo tante soluzioni: Ramsey ha fatto pochi allenamenti, è più propenso ad uno spezzone. Vedremo anche cosa ci diranno i medici».

ALEX SANDRO E KHEDIRA – «C’è stato questo infortunio traumatico per Alex che, rivedendo le immagini, è stato fortunato a cavarsela con un infortunio di entità lieve. Lui è molto solido, non ha patito un problema di grave entità. Sia De Sciglio e sia Danilo possono adattarsi a sinistra».

LA JUVENTUS MIGLIORE – «Abbiamo fatto spesso delle buone partite. Anche dopo questa sosta, i primi 20/30′ col Milan sono stati di ottimo livello. Se portiamo questo minutaggio ad un’entità superiore risolviamo diversi problemi. L’importante è dare un segnale di crescita a livello di prestazione e tornare ad un risultato pieno. Vorrei vedere una prestazione più solida, anche dal punto di vista mentale».

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