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Sarri: «Giusta determinazione. Serve migliorare in aggressività»

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Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, ha parlato al termine del match di Champions tra i bianconeri e l’Atletico Madrid

Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine del match di Champions League tra i bianconeri e l’Atletico Madrid, terminato 2-2.

LA GARA«Siamo cresciuti molto rispetto all’ultima prestazione, non segnavamo qui da tante partite. Spiace aver pareggiato, perché abbiamo avuto a lungo la partita in mano. Giusto livello di determinazione, sono venute cose che proviamo in allenamento. Noi in panchina scriviamo principalmente per velocizzare il lavoro al mattino, abbiamo in mente gli episodi. Nel primo tempo ho scritto molto perché abbiamo concesso tanti cambi di campo agli avversari».

GOL PRESI«Palle inattive? Bisogna migliorare in aggressività e attenzione. Loro hanno grandi saltatori ma sul primo gol la palla era lentissima. Se siamo passivi siamo passivi anche se marchiamo a uomo».

CUADRADO«Era prevedibile che venisse fuori una partita aperta e la velocità di Cuadrado in queste situazioni torna utile. Si è allenato due mesi come esterno basso quindi è normale che all’inizio avesse qualche difficoltà».

FIORENTINA «Abbiamo corso di più, la differenza era mentale. Loro arrivavano prima sulla palla perché avevano stimoli e determinazione. Abbiamo peccato in quello. Loro erano molto più cattivi e determinati».

Ai microfoni di Juventus TV, il tecnico ha parlato così.

JUVE«Siamo in evoluzione positiva, la squadra sta crescendo. Una partita che ci lascia tanti aspetti positivi e l’arrabbiatura finale per il pareggio in due situazioni abbastanza prevedibili. È la seconda volta che mettiamo a repentaglio la partita su palle prevedibili. C’è comunque la sensazione positiva sulla prestazione e sulla reazione».

GIOCO«Abbiamo sbagliato la partita di Firenze e stasera anche abbiamo sbagliato mentalmente. Oggi, dopo i 20 minuti iniziali, sono venute fuori le cose che proviamo in allenamento. La squadra lo ha fatto anche sotto pressione, non ha mai smesso di giocare. Questi sono gli aspetti positivi».

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