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Stirpe: «Sono molto preoccupato, pessimista sul rientro in campo»

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Stirpe: «Sono molto preoccupato, pessimista sul rientro in campo». Le parole del presidente del Frosinone sull’emergenza Coronavirus

Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone, ha parlato ai microfoni di Radio Radio dell’emergenza Coronavirus e della ripartenza dei campionati.

RIPARTENZA – «Sono molto preoccupato e angosciato. Far ripartire il ciclo produttivo richiederà molti sforzi e in tempo che non è breve. Il calcio in questo momento di sta perdendo in molte discussioni sciocche. Noi dobbiamo essere realisti e guardare in faccia alla realtà. Si giocherà quando sarà sicuro per tutti, non solo per gli addetti ai lavori ma anche per i tifosi senza di loro il calcio non ha ragione di esistere. I tifosi sono i veri proprietari del calcio. I verdetti devono essere dati sul campo, anche se si riprendesse a maggio non ci saranno le misure di sicurezza. Un contagiato farebbe ripiombare tutto nel baratro. Per me bisogna capire qual è il punto di arrivo del calcio, in questo momento ha volare vicino allo zero bisognerà ricreare un progetto partendo da un monte ricavi conseguibile».

FROSINONE – «Sin quando possono esistere le condizioni per chiudere la stagione sul campo deve finire giocando. Io sono pessimista ma non è detta l’ultima parola. Il Frosinone giocherà sul campo quando ci saranno le condizioni. Nel calcio non si ragiona per la collettività, è come se fosse una proseguo della partita in cui ognuno guarda ai propri interessi».

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