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Thuram sul razzismo: «Tanti fan finta di non vedere. Vi racconto cosa mi è successo»

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Lilian Thuram, ex difensore della Juve, ha raccontato a Dazn durante Linea Diletta le sue battaglie al razzismo

Ospite del format Linea Diletta su Dazn, Lilian Thuram ha parlato così della sua lotta al razzismo.

RAZZISMO – «Essere neutrali legittima il razzismo, c’è l’ipocrisia di non dire le cose. La maggior parte della gente sa che per il colore della pelle si è discriminati, tanti fanno finta di non vedere. E mi dà molto fastidio che a volte quando si discute che le cose esistono, dicono che il razzista sei tu. Il razzismo, l’odio verso i neri, è un problema culturale, è un’abitudine. In Italia ti fanno il verso della scimmia. Voglio dire alle persone che il razzismo non è una cosa naturale. Dobbiamo lavorare per costruire un mondo migliore».

INFANZIA «Quando sono arrivato a Parigi i bambini mi chiamavano ‘sporco ne**o’, mia mamma mi ha detto che era normale. Non va bene, bisogna spiegare la storia. Quando spariva qualcosa nello spogliatoio, c’era il pregiudizio che fossimo stati noi neri. E allora una persona tende a scappare. Il razzismo è una trappola politica, non una cosa naturale».

MONDIALE 2018 «Dopo la finale del 2018 sono sceso in spogliatoio a salutare Deschamps e tutti i giocatori sono venuti ad abbracciarmi, mi sono commosso. Una persona è venuta a dirmi che io per loro sono più di un ex calciatore».

INGINOCCHIARSI – «Quando ci si inginocchia, si sta dicendo che si è d’accordo nel denunciare la violenza».

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