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Tifosi Juve, distanti ma uniti: Francesco e il suo MoreDry

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Tifosi Juve, distanti ma uniti: Francesco e il suo MoreDry a Milano. La rubrica che ascolta e racconta le storie del popolo bianconero

Chiacchierata in compagnia di Francesco Posca, a Milano da oltre 50 anni, di origine calabrese. Come tutti in questo periodo è alle prese con l’emergenza ma, a differenza di molti altri, ha forse in casa (metaforicamente e letteralmente) una concreta soluzione all’enorme problema che risponde al nome di Coronavirus.

Da circa un anno e mezzo si occupa insieme alla figlia, sotto il marchio MoreDry, della vendita di uno speciale depuratore d’aria. Il prodotto, «testato e certificato dalla Nasa» ci racconta, gli arriva direttamente dagli Stati Uniti. Così come è certificata la sua assoluta juventinità: «A mia moglie lo dico dall’inizio della stagione: quest’anno vinciamo la Champions…». E l’ha detto anche a JuventusNews24.

Ciao Francesco, spiegami e raccontami la tua attività
«Noi vendiamo un depuratore speciale, diverso da tutti gli altri per il 99,99% delle procedure. Ci arriva direttamente da un’azienda americana con cui abbiamo una partnership ed è un prodotto testato e certificato direttamente dalla NASA. Elimina odori, fumi e grasso. Andiamo nei ristoranti, nelle case, negli asili, per proporlo e per verificare quelle che sono le condizioni del luogo per la corretta istallazione. Si tratta di un sistema portatile che io uso anche in casa mia. Ed è molto utile anche per i virus..

Vuoi dirmi che in questo momento sarebbe perfetto anche per il Coronavirus?
«Elimina tutti i virus, non solo quello che c’è in giro adesso. Il nostro sistema agisce direttamene sull’agente patogeno ed emana degli ioni che allontanano anche gli insetti».

Forse addirittura meglio delle mascherine…
«Abbiamo un sistema che si porta a tracolla che noi vendiamo soprattutto a chi soffre d’allergia. All’aperto ovviamente ha un’efficacia minore rispetto agli ambienti chiusi, ma ha comunque la sua utilità. La mascherina, invece, serve soprattutto per gli altri se sei tu ad essere infetto».

In questo momento come vi siete organizzati con le vendite?
«Noi ovviamente siamo chiusi a casa nel rispetto di quelle che sono le norme, anche perché il nostro non è un prodotto medico. Abbiamo avuto delle richieste, ma tutti in questo momento vogliono una soluzione immediata. Il problema è che per farci arrivare i depuratori dall’America vi vogliono 15-30 giorni. Poi io sono convinto che il mio lavoro in futuro funzionerà molto. Avere un depuratore d’aria è anche più utile di averne uno per l’acqua».

Passiamo al Francesco tifoso: ti sta convincendo la Juventus di Sarri?
«Io sono juentino da più di 50 anni. Non ho mai criticato i giocatori e gli allenatori. Questo è compito dei giornalisti e degli opinionisti. Io posso criticare al massimo una partita. Ho giocato a calcio e so che le giornate storte possono capitare a tutti. Sono convinto che Sarri riuscirà a portare questa squadra dove le compete. Se la Juve è quella vista con l’Inter non ce n’è per nessuno. A mia moglie lo dico dall’inizio della stagione: “Quest’anno possiamo davvero vincere la Champions”. Poi ci sta qualche passaggio a vuoto in campionato. Sono i rischi che corri giocando un calcio più europeo».

Ti spingi mai a Torino per vedere qualche partita dal vivo?
«Sono andato all’inaugurazione dello Stadium, un evento che non mi volevo perdere. Però essendo a Milano non ci vado spesso. Comunque mi piacerebbe visitare il Museum, cogliendo magari l’occasione per vedere una bella partita».

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