Hanno Detto
Tudor lucido: «Quando hai 4/5 giocatori di 30 anni…». L’ha detto sulla gestione dei momenti nella partita: le sue parole
Tudor analizza i difetti della sua squadra: per migliorare la gestione dei momenti serve l’esperienza che al momento non c’è
Una diagnosi lucida, onesta, che va al cuore del problema. Alla vigilia della super sfida contro il Milan, il tecnico della Juventus, Igor Tudor, ha analizzato in conferenza stampa uno dei difetti principali mostrati dalla sua squadra in questo avvio di stagione: la difficoltà nella gestione dei momenti chiave della partita. Per l’allenatore, la ricetta per migliorare ha un nome preciso: esperienza.
Tudor: la ricetta è l’esperienza
Dopo i pareggi contro Verona, Atalanta e Villarreal, in cui la squadra ha mostrato cali di concentrazione nei finali di gara, Tudor ha spiegato quale sia, a suo avviso, l’ingrediente mancante per fare il definitivo salto di qualità.
LA MANCANZA DI ESPERIENZA – «Quando hai 4/5 giocatori di 30 anni puoi migliorarla. Non c’è mai una partita sola, ci sono più partite dentro la stessa. Ci sono cose inspiegabili, ci sono mille varianti da indovinare».
LA CONFERENZA STAMPA DI TUDOR PRE JUVENTUS MILAN
L’analisi del tecnico è una fotografia fedele della rosa bianconera: una squadra ricca di talento, di gioventù e di entusiasmo, ma povera di giocatori esperti, di quei veterani in grado di “leggere” i momenti della partita, di capire quando è il momento di rallentare, quando accelerare e quando “congelare” il risultato. La Juve attuale ha pochissimi giocatori sopra i 30 anni, e questa mancanza di esperienza, secondo Tudor, si paga.
La sua filosofia è chiara: «non c’è mai una partita sola, ci sono più partite dentro la stessa». Un concetto che i giocatori più maturi conoscono alla perfezione, ma che i più giovani devono ancora imparare. La sua non è una critica, ma una constatazione, la presa di coscienza di un limite che solo il tempo e il lavoro potranno colmare.
È un messaggio chiaro alla squadra, ma anche all’ambiente: questa Juve ha un potenziale enorme, ma per diventare una macchina da vittoria ha bisogno di crescere in furbizia e maturità. In attesa che i giovani talenti diventino leader, Tudor chiede pazienza, consapevole che la strada per costruire una squadra vincente passa anche attraverso queste difficoltà.
