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Vieri: «Vorrei una Juve che gioca a calcio, ma non sanno cosa fare»

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Christian Vieri ha parlato della situazione in casa bianconera dopo la batosta di Napoli. Le dichiarazioni dell’ex attaccante

Christian Vieri ha così parlato della Juve nella sua intervista concessa alla Gazzetta dello Sport.

DA COSA RIPARTIRE – «Dallo stile di gioco, perché il problema non riguarda i risultati raccolti sul campo. La Juventus ha conquistato otto successi consecutivi, è vero, ma non dimentichiamo che la squadra di Allegri è fortissima. Nel calcio attuale non possiamo parlare del risultato come unica cosa che conta: questo discorso era comprensibile venti o trent’anni fa. Adesso non va più bene, soprattutto se il club in questione è uno tra i migliori del mondo. La classifica come consolazione? Considerando il valore dei campioni che ha in rosa, la Juventus non poteva mica stare all’ultimo posto…».

TANTI INFORTUNI – «Nel mondo del pallone, ogni squadra è costretta a fare i conti con gli infortuni. Guardate il Napoli, che qualche mese fa ha dovuto fare a meno di Osimhen: gli azzurri hanno comunque giocato alla grande, sia in campionato che in Champions. L’Inter ha Lukaku che, da quando è tornato a Milano, si è visto pochissimo. Eppure, contro il Napoli, i nerazzurri hanno fatto un’ottima partita. Col Verona non hanno brillato, ma in generale sanno giocare a calcio. Lo stesso discorso vale per il Milan, però non per la Juventus. Mi piacerebbe vedere i bianconeri giocare a pallone e invece, quando scendono in campo, ho l’impressione che non sappiano cosa fare».

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