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Vlahovic in difficoltà? Pochi cross e occasioni: la Juve così non lo aiuta

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Vlahovic in difficoltà? Pochi cross e occasioni: la Juve così non lo aiuta. E ora serve il salto di qualità per il rush finale

Gol all’esordio assoluto con la Juve contro il Verona. Gol alla prima in Champions League contro il Villarreal. La partenza della carriera bianconera di Vlahovic è stata a dir poco sfavillante, ma nelle ultime gare il bomber serbo ha fatto fatica tanto a segnare quanto a rendersi pericoloso con una certa continuità.

Da una parte hanno influito la stanchezza e la grande pressione di questo periodo. Vlahovic, infatti, è stato catapultato nel mondo Juve venendo da subito considerato quasi come un ‘salvatore della patria‘ in un momento non facile della stagione bianconera. Per questo e (visto l’infortunio di Dybala) ha giocato praticamente tutte le partite tra campionato e coppe con l’obiettivo di dare sempre il 100% e senza risparmiarsi fino al 90esimo, cosa a cui non era abituato con la Fiorentina. Questo gli ha fatto perdere un po’ di lucidità e di brillantezza. Ma le difficoltà del bomber derivano anche da fattori più tecnici.

La Juve, come riferito da Sky Sport, è quart’ultima in Serie A per numero di cross effettuati e anche questo ha aumentato le problematiche del serbo che nel colpo di testa ha una delle qualità peculiari, come dimostrano i tanti gol segnati con questo fondamentale ai tempi della Fiorentina. Non solo, perché la lentezza della manovra e il poco sostegno da parte dei centrocampisti hanno reso le cose ancora più complicate. Vlahovic, infatti, spesso si è ritrovato isolato in attacco in mezzo ai difensori avversari.

Finora Vlahovic ha segnato 5 gol in 12 partite colpendo Verona, Empoli (doppietta) Salernitana in Serie A e Villarreal in Champions League, non riuscendo ad incidere contro l’Inter dove si è reso pericoloso solo nel primo tempo. In questo rush finale tra campionato e Coppa Italia la Juve e Allegri avranno bisogno del miglior DV7 per agguantare gli obiettivi rimasti. Ma tutti devono dare qualcosa di più. Il tempo del salto di qualità è ora: a partire dalla partita di Cagliari.

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