News
Yildiz Juve, il turco è sempre più imprescindibile: c’è una squadra con e una senza il suo numero 10. Ma Spalletti deve riflettere su un aspetto
Yildiz Juve, il quotidiano analizza il rendimento: da nove fatica, da dieci è devastante. È l’unica certezza di Spalletti ma bisogna riflettere su una cosa
La sconfitta del ‘Maradona’ ha lasciato l’amaro in bocca per il risultato, ma ha consegnato a Luciano Spalletti una verità tattica e tecnica che non può più essere ignorata: Kenan Yildiz è diventato il centro di gravità permanente della Juventus. Secondo l’analisi odierna del Corriere dello Sport, il talento turco è ormai imprescindibile per le sorti della Vecchia Signora. La partita di Napoli è stata l’ennesima dimostrazione di come le fortune bianconere passino quasi esclusivamente dai suoi piedi, evidenziando pregi e difetti dell’attuale assetto.
L’esperimento tattico iniziale, che lo vedeva schierato da falso nove per sopperire all’assenza di Vlahovic, non ha convinto fino in fondo. Ingabbiato tra i centrali fisici del Napoli, Yildiz ha faticato a trovare la posizione e a legare il gioco spalle alla porta. Tuttavia, la musica è cambiata radicalmente quando è stato spostato nel suo ruolo naturale di fantasista, o “dieci”, con l’ingresso di una punta vera come David. In quella zona di campo ha immediatamente lasciato il segno, trovando il gol del pareggio con un inserimento letale. I numeri certificano il suo momento d’oro: è il terzo gol in due gare, dopo la doppietta al Cagliari.
QUI: CLASSIFICA MARCATORI SERIE A 2025/2026: I CANNONIERI
Oggi Yildiz rappresenta l’unica certezza tecnica in una squadra ancora alla ricerca di identità. Tuttavia, questa centralità nasconde un rovescio della medaglia su cui Spalletti dovrà lavorare. Il quotidiano sottolinea come questo sia un punto a favore, ma anche un punto su cui riflettere: la dipendenza tecnica. È emerso chiaramente che senza di lui la squadra si spegne. Quando Yildiz non accende la luce o viene limitato, la Juventus fatica terribilmente a creare pericoli e perde imprevedibilità. Avere un fuoriclasse è un vantaggio, ma dipendere totalmente dalle sue giocate rischia di diventare un limite strutturale per una squadra che ambisce a tornare ai vertici.
