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Zaniolo Juve: tutto in quattro giorni. Tiago Pinto, Mourinho ed espulsione

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Zaniolo Juve: tutto in quattro giorni. Tiago Pinto, Mourinho ed espulsione. La ricostruzione di quanto accaduto al centrocampista

4 giorni tutt’altro che banali a ruotare attorno a Nicolò Zaniolo. Dal ritorno di fiamma (o forse mai spento) della Juve per il classe ’99 al gesto per i tifosi della Roma nel match contro il Genoa. I fari del calciomercato e della Serie A si sono riaccesi sul centrocampista giallorosso, al centro di voci, chiacchiere e taccuini. Quelli di Federico Cherubini, che per l’estate 2022 lo ha spostato in cima alla lista dei desideri della sua Juventus. Ma andiamo con ordine.

Il primo a riaprire lo squarcio sul futuro di Zaniolo è stato Tiago Pinto, general manager della Roma. L’1 febbraio, durante la consueta conferenza di fine mercato, ha lasciato ombre e dubbi sulla sua permanenza nella Capitale: «Nessuno può garantire che resterà alla Roma l’anno prossimo». Epicentro del terremoto mediatico, con un turbinio di titoli e lunghe scie dopo le sue dichiarazioni. A spezzare l’euforia è stato José Mourinho, che ha chiarito la situazione Zaniolo nella conferenza stampa pre Genoa: «La risposta del direttore, completamente isolata dal contesto, avrebbe dovuto essere analizzata con maturità, invece di farci una prima pagina per una settimana. Se il mio obiettivo è migliorare in ogni mercato, fino al mio ultimo mercato della Roma, e questo lo sanno solo Dio e i Friedkin quando, lo scopo è tenere sempre i propri migliori calciatori. Nel caso di Nicolò, almeno fino al 2024 è un nostro giocatore».

Nella telenovela Zaniolo si aggiunge un’altra protagonista, Massimiliano Allegri. Alla vigilia di Juve Verona, l’allenatore è stato interrogato sulla possibilità di vedere il prossimo anno il centrocampista ex Inter a Torino: «Siete un roba…(ride ndr). Cerchiamo di arrivarci a giugno, vediamo dove arriviamo in campionato, Champions e Coppa Italia. Ora concentriamoci su quello che dobbiamo fare poi vedremo».

Capitolo Roma Genoa. Tiago Pinto è tornato a parlare di lui nel pre-gara a Dazn: «Non posso nascondere che sono sorpreso da tutto questo rumore intorno a Zaniolo, siamo in un’era dove Messi ha lasciato il Barcellona. Nessun direttore può dire che un calciatore non verrà ceduto. Zaniolo è uno dei principali calciatori della Roma, ha un contratto fino al 2024, è il momento di parlare della squadra. Non parlo più di Zaniolo». E lo stesso calciatore ha risposto sul campo, a modo suo. Gol (meraviglioso) e corsa sotto la curva a raccogliere l’abbraccio virtuale dei tifosi, che hanno intonato a lungo il suo nome. Rete annullata, poi, per fallo di Abraham su Vasquez ed espulsione per proteste del ’99 qualche minuto più tardi.

Mourinho stizzito in conferenza: «Se Zaniolo giocasse con Inter, Juve e Milan sarebbe la stessa situazione? Pensate che quel rosso lì, per fare un esempio, lo prende Lautaro Martinez a San Siro? O Chiellini nello stadio della Juventus? O Ibrahimovic a San Siro?». Il gesto per i tifosi del calciatore, poi, a chiudere un quattro giorni di fuoco.

«Possono cancellare tutto, ma questo rimarrà per sempre impresso nella mia mente!». Giurato amore ai tifosi, ma il futuro di Zaniolo è destinato a colorare le pagine di mercato da qui fino a fine stagione.

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