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Zazzaroni non ha dubbi sul contratto di Spalletti: «Giusto farlo firmare soltanto per otto mesi? Vi dico cosa penso e la mia idea»

Juventus News 24

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Zazzaroni sull’arrivo di Spalletti: il giornalista appoggia la decisione del club e la formula contrattuale, l’ex CT era l’unica opzione per rilanciare la squadra

La Juventus volta pagina e affida la sua panchina a Luciano Spalletti. Una scelta forte, arrivata in un momento di crisi profonda dopo l’esonero di Igor Tudor, che convince pienamente il giornalista Ivan Zazzaroni. Intervenuto a Numer1 podcast, l’opinionista ha analizzato la decisione del club bianconero, promuovendo non solo l’uomo, ma anche la formula contrattuale scelta per convincerlo.

Zazzaroni: Spalletti, la scelta migliore in questo momento

Secondo l’analisi di Zazzaroni, di fronte a una situazione così compromessa, puntare su Spalletti era l’unica mossa logica. L’ex CT, reduce da una «bruttissima botta» con la Nazionale, aveva una voglia matta di rimettersi in gioco e rappresentava il profilo di più alto livello disponibile sul mercato. Per il giornalista, «in questo momento era la scelta migliore», senza alcun dubbio.

Zazzaroni: giusto il contratto di otto mesi

Zazzaroni ha poi difeso con forza la decisione della società di proporre un contratto “breve” (otto mesi con rinnovo automatico legato alla Champions League), considerandola una mossa intelligente e pragmatica, l’unica possibile per un tecnico che subentra in corsa.

LA FORMULA CONTRATTUALE – «Quando tu prendi un allenatore in corso d’opera, gli devi fare un triennale che magari non è nemmeno il tuo progetto? No, lui veniva da bruttissima botta dichiarata oltretutto in nazionale. Era la scelta migliore. Questo è indubbio, in questo momento era la scelta migliore. E gli dici, guarda, facciamo 8 mesi con rinnovo a in caso di Champions, mi sembra una cosa assolutamente normale.»

Zazzaroni: l’effetto Spalletti e l’emotività

Infine, l’opinionista ha sottolineato come il solo arrivo di Spalletti abbia già cambiato la percezione attorno alla Juventus. Una squadra che sembrava finita è ora vista, forse con troppa emotività, di nuovo in corsa per i massimi traguardi, a testimonianza dell’impatto mediatico e carismatico del nuovo allenatore.

L’EFFETTO SULL’AMBIENTE – «Fino a 7 giorni fa la squadra la Juve era data per morta. oggi su un piano di emotività sembra rilanciata per lo scudetto e ma solo perché è arrivato lui».

L’analisi di Zazzaroni è dunque una promozione totale: la Juve ha scelto l’uomo giusto, con la formula giusta, per provare a raddrizzare una stagione nata male. L’ex CT porta esperienza, motivazioni e un peso specifico in grado di cambiare immediatamente l’inerzia psicologica di un ambiente depresso. Ora la parola passa al campo, ma la prima mossa della dirigenza è considerata vincente.

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