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Zhegrova Juventus, il kosovaro spinge sull’acceleratore: l’ultima mossa dell’esterno fa sorridere Tudor e lo staff tecnico. Cos’ha fatto
Zhegrova Juventus, l’analisi della Gazzetta: l’esterno vuole tornare al top della forma il prima possibile e oggi sarà già al lavoro alla Continassa
La voglia matta di tornare protagonista, di bruciare le tappe e di riprendersi il tempo perduto. Edon Zhegrova ha fretta, una fretta positiva, di dimostrare tutto il suo valore con la maglia della Juventus. L’esterno kosovaro, dopo quasi un anno di stop, non intende accontentarsi dei brevi spezzoni di partita concessigli da Igor Tudor contro Borussia Dortmund e Hellas Verona. Vuole di più e subito, e per ottenerlo ha deciso di giocare d’anticipo.
Zhegrova Juve: un segnale di grande professionalità
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, l’ex giocatore del Lille sa perfettamente di aver bisogno di tanto lavoro per tornare ai suoi massimi livelli. Il lungo infortunio ha lasciato scorie a livello di condizione atletica e di ritmo partita, e i due brevi camei delle ultime uscite, pur essendo stati importanti per rompere il ghiaccio, non possono bastare. Zhegrova ha bisogno di allenamenti intensi per ritrovare quella brillantezza che aveva convinto la Juventus a puntare su di lui.
Per questo motivo, ha deciso di lanciare un segnale forte alla società e all’allenatore. Nonostante i due giorni di riposo concessi da Tudor alla squadra, Zhegrova oggi sarà già al lavoro. Ha deciso di presentarsi alla Continassa con 24 ore di anticipo rispetto alla ripresa ufficiale degli allenamenti, fissata per domani.
Una scelta che testimonia la sua enorme determinazione e la sua grande professionalità. Il giocatore ha concordato con lo staff un programma di lavoro personalizzato che svolgerà in solitaria, un modo per accelerare il suo percorso di recupero e per farsi trovare nelle migliori condizioni possibili per la sfida di sabato contro l’Atalanta. Zhegrova sta facendo il massimo per tornare a essere un protagonista di questa Juve: il lavoro extra di oggi ne è la prova più lampante.
