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Allegri a JTV: «La classifica piange, c’è paura. Fuori l’orgoglio»

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Allegri è intervenuto ai microfoni di JTV dopo la sconfitta della Juve contro il Verona per 2-1. Le dichiarazioni

Allegri è intervenuto ai microfoni di JTV per commentare la sconfitta contro il Verona per 2-1.

Le dichiarazioni dell’allenatore della Juve.

SILENZIO E LAVORARE – «Dare un giudizio sulla partita in questo momento non ha senso. L’unica cosa da fare è stare in silenzio, lavorare e cercare di vincere la prossima partita che fortunatamente c’è martedì ed è importante per il passaggio del turno».

VERONA – «Stasera il Verona ha aggredito, ha fatto una bella partita e ha meritato di vincere. Noi abbiamo fatto un bel secondo, ma non basta per vincere le partite, bisogna farlo nel primo soprattutto come atteggiamento, voglia di vincere i contrasti. Loro hanno vinto molto più duelli aerei, hanno fatto molto più falli. Questo è questione di orgoglio, e in questo momento bisogna tirare fuori l’orgoglio. Bisogna essere realisti: siamo una squadra da metà classifica in questo momento e dobbiamo venirne fuori, o con le buone o con le cattive».

DIFFICOLTA’ – «Quando ho detto ieri che questa squadra ha bisogno di avere un po’ di paura, noi ne abbiamo un po’ troppo. Ce n’è venuta un po’ troppa perché abbiamo perse due partite, una in casa e una fuori. Era il momento in cui potevamo agganciare quelli davanti e non ci siamo riusciti, ora non pensiamo più a quelli davanti, ma a lavorare in silenzio e soprattutto a giocare partite in modo diverso rispetto l’aspetto dello spirito, della voglia di fare e di far fatica. Il calcio non è fioretto, è fatto di contrasti e corsa, oltre la qualità».

BATTERE LA PAURA – «Paura nel senso che in questo momento la classifica piange e anche di più. Quindi avremo il tempo per uscirne da questa situazione, ma bisogna farlo. Starà a me capire quelli che sono in questo momento possono dare tanto. Qualcuno è un po’ stanco perché viene da tante partite, quindi bisognerà essere bravi. Bisogna essere tutti uniti, quando ci sono questi momenti bisogna lavorare tutti insieme e in grande silenzio».

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