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Ariedo Braida: «Dall’Italia al Barça? Tutta un’altra cosa»

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Ariedo Braida, responsabile per le relazioni estere del Barcellona, di fronte agli studenti dell’Università di Torino ha espresso tutta la sua stima per i valori del Barça e su Allegri…

Alla vigilia della grande sfida Ariedo Braida, presente a Torino in qualità di dirigente del Barcellona, è stato ospite dell’evento “Barça: Sport, Valori e Identità” organizzato dall’Università di Torino. Un’occasione naturalmente per parlare della sua esperienza in Catalogna e per definire che cosa vuol dire essere al Barcellona. «Ormai sono qui da due anni– ha affermato- ma devo ancora imparare molto. Non ho mai visto da nessuna parte un così forte senso di appartenenza. In città, nei bar e nelle caffetterie tutto è Barcellona. Io venivo dall’esperienza italiana (al Milan e alla Samp, ndr), ma qui è tutta un’altra cosa»

CANTERA «Un giovane nella masia, la scuola delle nostre giovanili, viene educato a cosa vuol dire far parte di questa squadra. Ed è per questo che la scuola Barça è la migliore in tutto il mondo. Se si vanno a vedere gli allenamenti dei bambini di dieci anni, si fanno le stesse cose che si provano in prima squadra. E’ un filosofia di gioco, dove quello che conta sono i valori prima di tutto». Alla domanda su Allegri come possibile erede di Luis Enrique ha glissato, ribadendo comunque tutta la sua soddisfazione per essere entrato a far parte del mondo Barça. «E’ stata una cosa del tutto nuova per me, ma sono molto contento di far parte di questo club e soprattutto di rappresentare i suoi valori nel mondo».

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