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Ballotta: «Giuntoli l’uomo giusto per la Juve. Tra Lukaku e Vlahovic…» – ESCLUSIVA

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Ballotta in ESCLUSIVA: «Giuntoli l’uomo giusto per la Juve. Tra Lukaku e Vlahovic…». Le parole dell’ex portiere

Marco Ballotta, ex portiere che ha vestito anche le maglie di Inter e Lazio, è intervenuto in esclusiva a Juventusnews24.com. Ecco le sue dichiarazioni sui principali temi del momento in casa bianconera.

Giuntoli si è presentato alla Juve. Che impressione le ha fatto? Ritiene che sia l’uomo giusto per riportare il club al vertice?
«Giuntoli secondo me è l’uomo ideale per la Juventus, dove c’è da riformare e rifare tutto. La Juve deve ricominciare da capo e secondo me è l’uomo giusto, perché lui è abituato alle grandi imprese».

Il ds ha frenato su Lukaku. La Juve dovrebbe continuare a puntare su Vlahovic?
«Ha frenato su Lukaku perché magari ha visto qualcosa di interessante da Vlahovic. Adesso è periodo di mercato, dove tutto può accadere. Sta valutando varie soluzioni e gli serve un po’ di tempo. Io penso che abbia le idee chiare, perché prima di accettare un determinato incarico devi avere le idee abbastanza chiare. Se la società gli ha dato carta bianca, lui può nel giro di breve rifare la Juve del passato».

Giuntoli e la dirigenza dovrebbero blindare anche Chiesa con un nuovo contratto?
«Chiesa è un ottimo giocatore, è indubbio che il suo contratto andrebbe messo a riparo. Poi ripeto, col mercato di oggi che sta impazzendo va valutato tutto. La Juve non deve avere fretta».

Che idea si è fatto sul caso Bonucci? Condivide la decisione della società?
«Non rientra più nei piani della società, ma ci sta. Ci sono dei cambiamenti e l’età passa anche per lui, ci può anche stare questo tipo di scelta. È una decisione che è sempre particolare, quando un campione cambia aria qualche strascico lo lascia sempre. L’importante è andar via nella maniera migliore, poi rimangono le società e i calciatori cambiano. Va accettato tutto».

Capitolo Pogba. Merita ancora fiducia e un’altra chance per la nuova stagione?
«Pogba è un giocatore importante. L’ultimo anno è stato sfortunatissimo, ci si aspettava tanto da lui ed era un punto di riferimento. Va valutato se fisicamente è ancora integro, bene, altrimenti bisognerà prendere una decisione anche sul suo conto. Perché costa e non viene mai utilizzato, era una pedina fondamentale e non si è mai visto».

Fiducia che è stata già confermata ad Allegri. Riuscirà a riportare lo Scudetto a Torino?
«Allegri è forte anche di un contratto importante, forse è indubbio ripartire da lui. Quest’anno però sarà decisivo per lui. Poi non dipende solo dall’allenatore, dipende anche dalla squadra allestita. Con un contratto così importante e lungo credo che fosse quasi normale ripartire da lui. Per lo Scudetto può anche darsi, anche nell’immediato, perché è sempre la Juve. Se Giuntoli riuscirà a fare un mercato adatto, senza sconvolgere chissà quanto, perché no. Alla fine dei giochi la Juve ha chiuso terza e con il Napoli che è stato irraggiungibile per tutti. Non è detto che rifacciano lo stesso campionato e la Juve può sicuramente migliorarlo. Non è da escludere assolutamente che possa lottare fino alla fine».

Da ex Lazio, come giudica la scelta di Milinkovic-Savic di approdare in Arabia Saudita?
«Parliamo sempre di un discorso economico. Non è a fine carriera, ma quando ti arrivano delle proposte del genere devi fare delle valutazioni. Dipende a cosa dai più peso, se ai soldi, alla carriera e ai campionati. In questo caso diciamo che si sono accontentati tutti, società compresa. Quest’anno era arrivato il momento per lui di cambiare aria, ma in questo caso è un cambiare aria relativo. Va in un campionato che a mio avviso non ha senso, il Dio denaro chiama e molti rispondono».

Infine sui portieri. Con Szczesny e Perin la Juventus potrà vantare il miglior reparto della Serie A?
«Penso che siano ancora la coppia più importante e meglio assortita. Il reparto è assolutamente tranquillo, io dico sempre che ci vogliono due giocatori per ruolo di livello. Posso dire tranquillamente che è il meglio che ci sia in Serie A».

Si ringrazia Marco Ballotta per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.

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