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Chiellini sul Toro: «Finalmente un derby di livello»

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Il leader della difesa bianconera a 360 gradi tra derby imminente, situazione Higuain e Scudetto. Ecco le parole di Giorgio Chiellini verso Juventus-Toro

Mai una partita come tutte le altre, chiaramente. Juventus-Torino però, quest’anno, è ancora più speciale. Al di là del consueto fascino esercitato dal derby della Mole, il retrogusto d’alta classifica arricchirà ulteriormente la partitissima di sabato sera. Giorgio Chiellini ha presentato così l’incontro, soffermandosi anche su altri temi caldi e più che mai attuali all’interno del mondo juventino.

ARIA DI DERBY – «Per chi come me è a Torino da 12 anni, questo è il Torino più forte ed è piacevole vedere che finalmente il derby di sta alzando sempre più di livello. La speranza comunque da sportivo e da torinese acquisito dopo ormai tanti anni è che questa squadra possa andare in Europa e i possa fare un derby sempre più di alto livello. Se le premesse sono queste sono convinto che anche la dirigenza del Toro continuerà a fare molto bene».

NUOVA STAGIONE – «Siamo una squadra in divenire, in crescita, nonostante le difficoltà che si possono mettere in preventivo ad inizio stagione quando cambi qualcosa. È vero che il calendario non era impossibile, ma è altrettanto vero che contro la Juventus tutti danno il 110%. Anche l’anno scorso ruotavamo molto, è sempre stato uno dei nostri punti di forza, che ci ha consentito di gestire meglio le energie ed arrivare con più lucidità alle partite che contano, andando in fondo a tutte le competizioni. Siamo in tanti, tutti di altissimo livello, e il mister sceglie ogni volta i più adatti: io sto bene e sono a disposizione per le prossime partite».

TRA VECCHI E NUOVI – «Higuain per noi è una certezza, uno dei cardini su cui si poggeranno le vittorie della Juventus. In questa squadra si entra sempre molto gradualmente: a centrocampo ci sono state situazioni contingenti come gli infortuni di Khedira e Marchisio e loro hanno avuto più possibilità. In Bentancur già a luglio ho visto un giocatore pronto, e non a caso aveva già disputato partite di alto livello in Argentina. Matuidi è un calciatore di livello internazionale, che ci “completa” perché ha caratteristiche non avevamo, è uno che parla poco e fa tanti fatti».

SCUDETTO – «Ci sono cinque squadre in pochi punti: credo che oltre al Napoli, anche Inter, Roma e Milan possano puntare ad arrivare fino in fondo. Vogliamo arrivare a marzo in corsa per tutte le competizioni: le basi ci sono, ora bisogna lavorare con umiltà, sacrificio e convinzione. Sono sempre questi gli ingredienti del successo».

 

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