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Chiesa, l’uomo della provvidenza: dopo la Juve si prende la Nazionale

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Dopo una stagione da protagonista con la Juventus, Federico Chiesa si prende la scena anche in Nazionale. È lui l’uomo dei gol decisivi

Imprescindibile in bianconero, decisivo con la Nazionale: Federico Chiesa è stato l’eroe della partita tra Italia e Austria, grazie al suo gol nei tempi supplementari che ha permesso agli Azzurri di passare in vantaggio. In una partita che si è rivelata più complicata del previsto per i ragazzi di Mancini, è stato proprio l’esterno bianconero a risolvere la situazione, sbloccando la partita con un gol tanto bello quanto difficile.

Federico Chiesa è l’uomo dei gol decisivi, lo ha dimostrato nella sua stagione alla Juventus e ancora prima alla Fiorentina, dove ha imparato a caricarsi la squadra sulle spalle anche nei momenti più delicati. Nonostante un avvio sottotono nel suo primo anno in bianconero (il cartellino rosso nella gara con il Crotone è stato il momento più critico), Chiesa si è preso la Juve proprio grazie alla sua capacità di essere decisivo nelle gare che contano.

La sua doppietta a San Siro contro il Milan, che guidava la classifica da capolista, è stata la svolta di una stagione che da quel momento è andata solo in crescendo. Il salto dalla Fiorentina alla Juventus non è semplice, come può testimoniare Bernardeschi, ma Chiesa è stato bravo a farsi scivolare addosso la pressione, sfruttandola a suo favore (imparando, forse, anche da Cristiano Ronaldo), e diventando una vera e propria macchina da gol soprattutto nelle occasioni che contano.

Il gol della speranza contro il Porto in una delle sue prime presenze in Champions, la rete in finale di Coppa Italia contro l’Atalanta e ora il gol decisivo con la maglia della Nazionale, Federico Chiesa c’è sempre quando la pressione è al massimo. Fin da piccolo ha imparato a dover dimostrare qualcosa in più, probabilmente anche per il nome che porta sulla maglia (il gol contro l’Austria arriva esattamente 25 anni dopo suo padre agli Europei).

Ai tempi della Fiorentina diceva: «Se non avessi fatto il calciatore, avrei fatto il fisico. L’universo è un mio pensiero fisso». L’istruzione è stata una delle chiavi della sua crescita e anche nella vita privata è un ragazzo molto serio e riservato: difficile vederlo la sera nei locali frequentati dai giocatori, meglio una serata insieme alla fidanzata Benedetta.

Il DNA vincente di Federico Chiesa sta anche in questo: la sua fame e la mentalità che, non a caso, si sono fuse così bene con l’ambiente Juve. A Torino si è preso la titolarità con i gol importanti, nonostante la concorrenza agguerrita di giocatori come Ronaldo, Kulusevski, Dybala, e non solo. Anche in Nazionale, dopo il gol contro l’Austria, gli equilibri potrebbero cambiare. I tifosi azzurri vorrebbero rivederlo dal primo minuto al posto di Berardi, Mancini ci pensa.

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