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Criscitiello: «Alla Juve non andava cambiato l’allenatore ma i senatori»

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Michele Criscitiello ha parlato della Juventus e della scelta della società di affidarsi ad Andrea Pirlo. Le sue parole

Michele Criscitiello ha parlato della Juventus di Andrea Pirlo reduce dal pari con il Benevento. Ecco il suo commento sulle pagine di Tuttomercatoweb.

IL COMMENTO – «Il Maestro non ha ancora trovato la bacchetta per dirigere l’orchestra. Juve impietosa nei risultati e nelle prestazioni. Sarri se la ride in Toscana, per non parlare di Allegri che adesso starà fischiettando nelle orecchie di Agnelli e Paratici. Pirlo, lo abbiamo detto subito, è stato un azzardo del Presidente e giocare d’azzardo non porta quasi mai a nulla di buono. C’è confusione nella Juventus, dalla proprietà ai ruoli dirigenziali. La squadra in campo va a Crotone e pareggia 1-1, va a Benevento e pareggia 1-1, va a Cesena con lo Spezia e per 45 minuti di gioco pareggia 1-1, poi ci pensa Ronaldo. Questa Juve, però, più che un gioco di squadra fa un gioco individuale; peccato che non stiamo giocando a tennis e non si può vincere da solo contro undici. Perso Ronaldo, la Juve non si sblocca. E deve ringraziare, spesso, Morata che non sta facendo rimpiangere l’acquisto di un vero attaccante, visto che prima di lui Paratici aveva provato a prenderne tre con caratteristiche diverse. Bisognava migliorare il centrocampo dello scorso anno, la Juventus è stata capace di peggiorarlo. Troppi giocatori in rosa solo per il cognome che portano e per la storia che hanno fatto. Alla Juve non andava cambiato l’allenatore ma i senatori del gruppo. Facile sostituire una persona, più difficile e impopolare mandare a casa i calciatori che hanno fatto la storia recente del club».

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