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Gattuso: «Noi dobbiamo giocare con il DNA Juve»

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Gennaro Gattuso è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della finale di Coppa Italia tra Juventus e Milan. Le parole del tecnico rossonero

L’attesa per la finale di Coppa Italia sta per finire. Juventus e Milan domani sera scenderanno in campo all’Olimpico per contendersi il trofeo. Dopo la conferenza di Buffon e Allegri, in sala stampa si sono presentati Bonucci e Gattuso. Ecco le parole dell’allenatore rossonero

«Supercoppa di Doha? L’ho vista su Milan Channel. Avevo festeggiato perchè era da tanto che non vincevamo un trofeo importante. E’ importante vincere per i tifosi e per la squadra giovane che abbiamo. Manca la scintilla per vedere un bel fuoco d’artificio e quindi serve vincere questa coppa che per noi sarà come vincere la Coppa del Mondo. Giochiamo contro una squadra che negli ultimi sette anni è protagonista in Italia e in Europa e ha una grande mentalità. Dovremo fare qualcosa di straordinario per vincere questa coppa».

DUE TIPI DI PARTITA – Io non penso a quanto fatto dai miei ex colleghi. Noi dovremo fare due tipi di partita: dovremo concedere poco o nulla alla Juve e dopo proporre il nostro gioco. Avere grande personalità, non avere paura perchè anche la Juve ha qualche diffettuccio. Sarà una partita bella e aperte, non dobbiamo commettere gli errori commessi allo Stadium

JUVE – Cuadrado e Douglas Costa saltano l’uomo e possono creare superiorità numerica. La testa fa fare cose impensabili, nello sport e nella vita. Domani sarà importante, deve scattare qualcosa nella testa e speriamo che i ragazzi vadano a cercare qualcosa in più per fare la differenza e vincere contro questa Juve

PRESSIONE – Io ho sento una pressione enorme addosso. Sento la pressione dei milioni di tifosi nel mondo, dei giocatori e delle persone che mi vogliono bene. Solo quando sono in campo e alleno non ci penso. Quando vado in ufficio, sala video e tutto allora ci penso. Preparare le partite da giocatore e da allenatore è diverso. Lumaca mangiata per scommessa? Ho fatto anche di peggio.

PARTITA PIU’ IMPORTANTE – Ho 40 anni, è la partita più importante della mia carriera da allenatore. Ho 150 panchine da tecnico e non sono poche. Ho avuto delle delusioni e spero di togliermi la soddisfazione di alzare al cielo questa coppa

BIGLIA – Deve essere un valore aggiunto. In questi 15 giorni ha fatto robe disumane. Alle 8 di mattina fino alle 7 di sera ha fatto di tutto per cercare di recuperare. Non è al massimo, c’è il rischio che se prende una botta possa farsi di nuovo male, ma domani valuteremo

MENTALITA’ JUVE – La Juve mi ha sempre dato la sensazione di una squadra con grandissima mentalità, con grandissimo senso di appertenenza. Il mondo Juve mi ha sempre affascinato per la disciplina, la voglia e la compattezza. Ho sempre invidiato questa roba qua. Il Milan in Europa ha fatto cose diverse anche per la tipologia di giocatori cercati negli ultimi 30-40 anni. Da Capello a Sacchi il Milan ha portato qualcosa di diverso ma vincere come la Juve, con grande mentalità, non è facile. Non so quale delle due strade sia più facile. Vincere è sempre difficile. Arrivare in finale è come vincere. Noi domani dobbiamo affrontare questa partita con il DNA Juve. Questa rabbia, questa corsa. Quando non ci arriviamo con la qualità bisogna fare in altro modo

SUSO – Mi aspetto un Suso che ci dia una mano in tutte e due le fasi. So che Suso in gli stiamo chiedendo qualcosa in più ma non possiamo fare diversamente. Ora abbiamo bisogno anche di un suo aiuto in fase difensiva. Sappiamo che può andare in difficoltà ma noi ne abbiamo fortemente bisogno

VINCERE – Non so cosa farò se vinceremo. Ci saranno i miei figli, mia moglie. Mi farò un bicchiere di vino con i miei ragazzi, anche in caso di sconfitta. Magari più di uno se vinciamo

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