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Inchiesta stipendi Juve, Chinè attacca su tre fronti: ecco la difesa

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Inchiesta stipendi Juve, il Procuratore Federale Chinè attacca i bianconeri su tre fronti: ecco la difesa del club

Triplo attacco di Giuseppe Chinè alla Juventus. Il procuratore federale, come ricorda Tuttosport, contesta ben tre cose al club sul filone stipendi. La prima è quella di aver depositato in Lega gli accordi di riduzione degli stipendi di Sarri (allora allenatore) e di 21 giocatori per 4 mensilità, senza però depositare gli accordi economici di recupero al fine di posticipare i costi all’esercizio successivo.

Punto due: sarebbero state riscontrate alcune violazioni all’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva in relazione ad alcune collaborazioni con agenti di calciatori ai quali sarebbero stati dati mandati fittizi e pagamenti senza però reali prestazioni di medizione. Ultimo punto: il club avrebbe stipulato accordi confidenziali relativi alla compravendita di giocatori, senza però depositare la relativa documentazione in Lega. 15 sono ora i giorni per i deferimenti, mentre la società bianconera è pronta già nella giornata di oggi a consegnare le memorie difensive.

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