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La Juve di Sarri deve riflettere, Szczesny confeziona l’assist. IL PUNTO

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La sconfitta al Bentegodi questa volta arriva a inizio ciclo, e fa rumore. Anche se il percorso della Juve non può subire interferenze

Non è la sconfitta in sé che preoccupa. Ma l’atteggiamento della Juve che per l’ennesima volta non convince, in questa stagione. Perché risultati alla mano, oggettivamente: ruolino quasi impeccabile, due squadre o quasi da poter schierare con una pila di soluzioni tattiche e una stella dal nome Cristiano Ronaldo che brilla sempre e comunque. Come all’Olimpico, a Riyad e ancora al San Paolo, però, la squadra di Sarri a un certo punto stacca la spina e si concede agli avversari: è successo anche al Bentegodi e questa volta fa rumore.

PASSO INDIETRO. Finora era avvenuto a conclusione di un filotto di gare, tutte vinte. A dicembre e a gennaio. Questa volta è successo all’inizio del ciclo ed è l’aspetto che preoccupa maggiormente all’alba della primavera ormai vicina. «Meglio adesso che più avanti» avrebbe detto un ironico Allegri – conoscendolo – allentando la pressione sulla squadra, a costo di addossarsi qualche responsabilità di troppo. Sarri invece è più diretto, neanche tanto disposto a mediare su alcuni temi cardini della vicenda: «C’è leggerezza. La squadra non ha percepito il pericolo sul goal». E ancora: «Una partita di questo tipo, era facile prevederla. Mi preoccupa come abbiamo preso il gol dell’1-1, sono quei gol che ti fanno arrabbiare. Hai la sensazione della leggerezza, non possiamo permettercelo a questo punto della stagione».

PUNTO ZERO. La Juve torna a mani vuote da Verona e nelle prossime ore analizzerà il momento. La maturità per un’accurata riflessione e ritrovare la strada non è mai mancata in questo gruppo. E poco importa se l’Inter stasera proverà a riagganciare la vetta imponendosi nel derby con il Milan e se la Lazio tenterà di mettersi una lunghezza sotto superando il Parma. Il percorso dei bianconeri è fin troppo netto per subire interferenze dall’esterno. Piuttosto, testa bassa e pedalare. Con il prossimo impegno nel mirino.

PASSO AVANTI. «Io credo che la strada sia giusta, ma il margine di crescita c’è ed è grande» rilancia Szczesny. Che tra le righe concede un assist quasi da numeri dieci: «In casa abbiamo visto una Juve buona che vince». Insomma non c’è tutto da buttar via o che può far crollare del tutto l’entusiasmo, ma da ripescare ciò che funziona tra le mura amiche e replicarlo anche lontano. E sarà la consapevolezza dei propri mezzi a fare la differenza come sempre.

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