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LAVAGNA TATTICA – In che modo la Juve potrebbe permettersi il tridente pesante

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Le voci dell’interesse della Juve su Milik e Icardi fanno pensare che ci sia voglia di acquistare una prima punta. Come sarebbe sostenibile per Sarri?

I molti nomi che girano, da Milik e Icardi, danno l’idea di una Juve che abbia la volontà di acquistare una vera prima punta. Ciò, dal punto di vista tattico, sembra un po’ un paradosso. Oggi Dybala e Ronaldo sono i titolari, e questa stagione ha mostrato come fosse complicato per Sarri utilizzare un tridente pesante. Anche nelle fasi della stagione in cui più ha insistito su questa soluzione, l’allenatore aveva sottolineato che l’assetto tattico poteva essere sostenibile solo contro determinati avversari. Per esempio, contro le squadre che impostano poco da dietro e che non mantengono molto il possesso. Non certo sempre.

Se la volontà è quella di dare fiducia al tridente pesante, l’eventuale prima punta dovrà essere disciplinata in fase di non possesso e avere anche qualità tecniche sufficienti nel dialogare sul breve con i compagni (ciò sembra escludere Icardi). Ma, soprattutto, sarà importante ciò che avverrà alle loro spalle: con un tridente del genere, la Juve dovrà essere corta e mantenere un baricentro alto per la maggior parte del match, recuperando bene palla in avanti. Di conseguenza, è necessaria una mediana molto intensa senza palla, bravo a coprire porzioni grosse di campo. Mezzali veloci nello scivolare orizzontalmente e un vertice basso intenso nell’accorciare. Anche per questo, si spiegano alcuni nomi che stanno circolando (per esempio Thomas Partey), come anche il possibile addio di Pjanic. Insomma, per poter pensare a un tridente pesante, è necessario un centrocampo particolarmente aggressivo nella pressione e nella riconquista.

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