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LAVAGNA TATTICA – Locatelli e il suo adattamento nella Juve di Allegri

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Locatelli è un nuovo giocatore della Juve. Si dovrà adattare a un calcio molto diverso da quello di Mancini e De Zerbi

Alla fine, dopo una trattativa estenuane, Locatelli è diventato un nuovo giocatore della Juve. Qui avevamo scritto delle caratteristiche del calciatore e in quali contesti si era esaltato. Come twittato ieri da Opta, Locatelli è stato il calciatore della Serie A 2020-2021 con più passaggi effettuati e più tocchi. Da ciò si intuisce facilmente come l’ex Milan si esalti in squadre dominanti, di palleggio, che vogliono continuamente gestire il pallone e dominare l’avversario. Il Sassuolo di De Zerbi rispondeva perfettamente a queste caratteristiche, con Locatelli che aveva continue soluzioni di passaggio sul corto. In Nazionale ha poi dimostrato di essere tutt’altro che un mediano compassato, visto che in molte situazioni si sganciava in avanti in zona di rifinitura, ricevendo tra le linee. Insomma, è un centrocampista bravo sia ad aiutare la squadra ad uscire da dietro, sia un calciatore che dà pulizia nella trequarti rivale.

Come però sappiamo, il calcio di Allegri è piuttosto diverso da quello visto con la Nazionale o con il Sassuolo. Più che con combinazioni palla a terra e con un fraseggio prolungato, le sue squadre rifinivano molto con il cross. Il palleggio era più orizzontale, si alzava molto di più la palla e si allargava maggiormente il gioco sugli esterni per andare al cross. Infatti, le mezzali di Allegri erano sempre calciatori quantitativi, bravi a coprire ampie porzioni di campo e a buttarsi dentro l’area di rigore nei cross.

Locatelli porta qualità tecniche che mancavano alla Juve, soprattutto nella gestione del possesso e nella pulizia tecnica. Può rendere i bianconeri più brillanti nell’uscita da dietro, nel resistere al pressing e – più generale – nella gestione del possesso. Allegri dovrà però essere bravo a creare un contesto che assecondi le caratteristiche del ragazzo, plasmando una squadra meno di break e più di possesso, con più riempimento della zone centrali per dare soluzioni di passaggio al portatore. Come abbiamo detto prima, la Juve di Allegri verticalizzava poco per vie interne, privilegiando un gioco orizzontale sugli esterni: qualcosa che non sfrutterebbe al meglio le caratteristiche di Locatelli. Insomma, l’ex Sassuolo non compie un nuovo step da un Tuchel o un Guardiola, bensì da un allenatore che adotta un calcio diverso da quello in cui Locatelli si è sempre esaltato. Vedremo cosa farà Allegri per esaltare Locatelli.

IL RACCONTO DELLA GIORNATA DI LOCATELLI ALLA JUVE

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