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Marelli: «Rigore evidente per la Juve e doppio giallo a Castelletto, vi dico tutto» – ESCLUSIVA

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Marelli: «Rigore evidente per la Juve e doppio giallo a Castelletto, vi dico tutto». La moviola dell’ex arbitro in ESCLUSIVA

Luca Marelli, ex arbitro e attuale moviolista per DAZN, è intervenuto in esclusiva a Juventusnews24.com. Ecco le sue dichiarazioni sui discussi episodi di Juve Nantes.

Ciao Luca, partiamo dall’episodio più discusso: il fallo di mano di Centonze era da calcio di rigore?
«A mio parere sì ed anche piuttosto evidente. Sulla decisione finale ho cominciato ad avere qualche dubbio per il protrarsi della review, era evidente che Pinheiro stesse osservando qualcos’altro oltre al tocco di mano di Centonze. Ora, che Bremer si sia appoggiato sulle spalle dell’avversario è innegabile ma, come sempre, non bisogna osservare il fermo immagine perché inganna. Come ho ripetuto mille volte è necessario osservare tutta la dinamica, per evitare di essere tratti in inganno da una foto che dice poco o nulla di oggettivo: Bremer stacca molto meglio di Centonze e non spinge sulle spalle dell’avversario che, al contrario, salta poco e con le braccia in posizione innaturale. Niente cartellino rosso per DOGSO (negare un’evidente opportunità di segnare una rete, ndr) ma giallo per SPA (fermare una promettente azione d’attacco, ndr). Il portiere avrebbe avuto la possibilità di intervenire, non si può ipotizzare una chiara occasione da rete».

Allegri nel post partita ha parlato di episodio anomalo, ovvero la prima volta che richiamato al monitor per controllare il rigore l’arbitro fischia un fallo in attacco. È effettivamente così?
«In realtà il protocollo VAR prevede espressamente che l’arbitro possa rilevare, durante l’on field review, anche altri episodi all’interno dell’azione esaminata, perciò anche particolari che gli siano sfuggiti in campo. Dal punto di vista puramente procedurale, pertanto, non c’è un errore di applicazione del protocollo ma rimane, a mio parere, un’interpretazione quantomeno forzata».

Paradossalmente per Pinheiro sarebbe stato meglio restare sulle sue posizioni? Quindi non assegnando il rigore ma nemmeno il fallo in attacco.
«Una volta richiamato all’on field review Pinheiro ha scelto di decidere. Per quanto non sia d’accordo con la scelta finale, ritengo molto migliore l’opzione di non lavarsene le mani che avrebbe restituito l’immagine di un arbitro che non è stato in grado di passare oltre il dubbio sovvenuto rivedendo l’episodio. Naturalmente questa è una sorta di filosofia spicciola che non sposta nulla relativamente all’episodio».

Manca anche un cartellino rosso a Castelletto?
«Manca un cartellino giallo che avrebbe portato alla doppia ammonizione, sì. Vlahovic, dopo aver “saltato” Castelletto, è stato toccato sul piede d’appoggio dall’avversario. È la fattispecie della SPA, azione potenzialmente pericolosa: c’erano due avversari ai lati che avrebbero potuto intervenire (perciò non è in discussione una chiara occasione da rete) ma Vlahovic aveva di fronte a sé parecchi metri di campo nelle vicinanze dell’area di rigore. Errore grave perché l’ammonizione, in queste circostanze, è automatica».

Timide proteste anche sull’1-1 dei francesi, per un presunto fallo nell’area di rigore del Nantes prima del contropiede e della rete di Blas. In questo caso è tutto regolare?
«Proteste infondate. Coco è riuscito a recuperare posizione, ha anticipato col piede sinistro Chiesa, intervenendo solo sul pallone. Il resto è normale dinamica di gioco, la rete del pareggio è del tutto regolare».

Più in generale, come giudica la direzione del fischietto portoghese e che voto dà?
«Non assegno mai voti agli arbitri, non è il mio lavoro. Nel complesso non mi è piaciuto un granché, mancano anche un paio di ammonizioni nel primo tempo, molto evidente quella non comminata a Bremer per un placcaggio su Mohamed. Senza l’episodio finale avremmo potuto classificare la prestazione come “nella norma” con qualche sbavatura. Ma l’esito dell’on field review, con immagini riviste al monitor e decisione finale, a mio parere non può non incidere sulla valutazione complessiva».

Si ringrazia Luca Marelli per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.

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