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Moggi: «Calciopoli? Quella Juve non aveva bisogno di comprare arbitri»

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Moggi: «Calciopoli? Quella Juve non aveva bisogno di comprare arbitri». L’ex dirigente bianconero torna a difendersi

Luciano Moggi si è raccontato al podcast One More Time di Luca Casadei. Le parole dell’ex dirigente della Juve su Calciopoli.

CALCIOPOLI – «Ho sentito qualcosa dentro. L’attività mia era fondata sul far giocare bene le squadre, non c’era bisogno di comprare arbitri. A Berlino nel 2006, nel Mondiale, c’erano 6 giocatori. Nell’altra squadra che competeva con noi c’era Thuram, Deschamps, Zidane. Sembrava Juve A Juve B a Villar Perosa. Durante la mia attività alla Juventus ho ricevuto una lettera da Palermo, non ho dato tanta importanza. Era una donna, c’erano anche quelle che cercavano pubblicità. Poi dopo 2/3 anni mi è venuta voglia di sapere cosa voleva dirmi. È arrivata una signora di 80 anni, mi disse che qualche tempo fa aveva sognato un gregge di pecore. C’era un pastore e mi ha apparso la figura di Padre Pio, che disse ‘Dì a Moggi che gli voglio bene’. Questa cosa mi ha talmente emozionato che non hai idea. Suicidio? Ho pensato di tutto. Ho passato i primi tempi molto brutti ma la fede mi ha aiutato».

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