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Morata formato Champions: ma Allegri aveva già previsto tutto

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Morata formato Champions: ma Allegri aveva già previsto tutto sull’attaccante della Juve, a segno contro il Malmoe

La prova del 9 ha confermato appieno la straordinaria tradizione realizzativa di Alvaro Morata in Champions League. Dopo essersi sbloccato in Serie A col Napoli, lo spagnolo ha scritto il numerino uno affianco alla casella delle marcature stagionali in Europa. Sorpresi? Neanche un po’. Questo perché in 11 anni di carriera, dal 2010 al Real Madrid al 2021 alla Juventus, Alvaro ha dimostrato di essere a suo agio nell’habitat europeo. Non solo le due coppe in bacheca, ma un podio che lo eleva tra i migliori esponenti della sua Nazione.

Il gol contro il Malmoe vale il suo 22esimo sigillo nelle 61 partite di Champions disputate. Solamente due spagnoli hanno fatto meglio nella storia della competizione: Raul (71) e Morientes (33). Allegri ritrova un Morata in formato europeo, con la speranza che ripercorra fedelmente l’exploit del 2014/15 quando, gol dopo gol, prese per mano la Juve fino all’ultimo atto di Berlino contro il Barcellona. Pirlo lo scorso anno ha ammirato in parte la sua vena sotto porta in Europa, con sei gol in sei partite nel girone, interrotti troppo presto dall’eliminazione col Porto agli ottavi.

Ora è compito di Allegri cullare il suo attaccante. Lui lo conosce bene, e aveva già previsto tutto qualche mese fa, ospite durante Sky Calcio Club: «Alvaro è cresciuto molto e le partite secche le decide sempre. Noi siamo andati in finale nel 2015 perché lui aveva fatto gol con il Real e poi nella finale contro il Barcellona. È micidiale in gare secche». Un buon auspicio per iniziare con il piede giusto il cammino nella competizione.

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