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Le rivelazioni di De Ceglie

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L’ex terzino della Juventus svela il motivo del suo mancato approdo a Benevento e una paio di retroscena sul suo passato bianconero. Le parole di Paolo De Ceglie

Sembrava tutto fatto per l’ingaggio dello svincolato Paolino De Ceglie a Benvento, poi qualcosa è evidentemente andato storto. Così l’ex terzino della Juventus si ritrova, tutt’oggi, svincolato e alla ricerca di un club che sia intenzionato a tesserarlo. L’ormai 31enne, dj per vocazione, non ha però perso la speranza e il buonumore o almeno questo è quello che emerge dalle dichiarazioni rilasciate a Il Corriere di Torino. Scaduto il contratto che lo legava alla Juventus, De Ceglie si è riscoperto giocatore in Seconda Categoria con la maglia del “Centro giovani calciatori Aosta” fondata 15 anni dal padre. «Sto bene, ho voglia, ritroverò i 90 minuti» – ha dichiarato – «dopo la promozione dell’anno scorso quest’anno ce la giochiamo per la salvezza».

Poi ecco la frecciata ai campani: «Posso? Non vorrei dirlo, ma forse devo: siamo più organizzati noi, al Centro giovani calciatori Aosta». Quindi spazio al ricordo del momento migliore della sua carriera, quello in maglia bianconera: «Vedere come Buffon, Nedved o Del Piero affrontavano la serie B è stata una scuola di vita per tutti. Con Chiellini mi sento più spesso, abbiamo sempre diviso la camera in ritiro, è un ragazzo eccezionale». E infine ecco la clamorosa rivelazione su Sturaro: «Gioca con un problema al crociato perché nessuno lo opera“.

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