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Taglio stipendi, Calcagno: «Provocazione da parte dei presidenti»

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Umberto Calcagno, vicepresidente dell’AIC, ha parlato della questione relativa al taglio degli stipendi e delle polemiche scaturite

Umberto Calcagno, vicepresidente dell’AIC, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it sulla questione relativa al taglio degli stipendi e all’accordo dei club di Serie A.

CALCAGNO – «Si tratta di una provocazione. L’assemblea di Lega non ha alcun potere giuridico sulle contrattazioni, che sono già in atto tra i club e i singoli calciatori. L’intento è quello di mettere in cattiva luce i calciatori, ma gli unici a fare una brutta figura in questa situazione sono proprio i presidenti. La provocazione, ripeto, di voler decurtare il 30% circa dagli stipendi mira palesemente a scaricare solo sui calciatori gli eventuali danni del sistema, in attesa di capire se si potrà tornare a giocare oppure no. L’unica parte che ha valore giuridico della nota dei club è l’ultima, quella in cui si dice che le società dovranno negoziare le modifiche contrattuali con i singoli giocatori. Mi pare che si chieda solo a quest’ultimi di fare la loro parte, quella degli altri mi sfugge».

 

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