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Caso Zaniolo diverso da Fagioli e Tonali. CorSport: «Perchè ha scelto di non patteggiare»

Caso Zaniolo, la vicenda dell’ex romanista sarebbe diversa a quelle di Fagioli e Tonali: ecco la strategia della sua difesa
L’edizione odierna del Corriere dello Sport sceglie di partire da Nicolò Zaniolo e dalla sua linea difensiva: l’ex giallorosso, ora all’Aston Villa, è dei tre indagati, insieme allo juventino Fagioli e all’ex milanista Tonali, l’unico a non aver scelto la via del patteggiamento. Il calciatore ha ammesso di aver giocato a poker e blackjack sulle piattaforme illegali, negando sempre fermamente di aver scommesso sul calcio.
Entro la fine di questa settimana le procure della FIGC e quella di Torino ascolteranno il calciatore e gli chiederanno conto dei dati trovati sui suoi smartphone, pc e tablet. Le prove estrapolate potranno in un caso scagionarlo dall’accusa di violazione del codice di giustizia sportiva, oppure – nel caso peggiore – amplificarle considerato che a differenza di Fagioli e Tonali non ha confessato. A sostegno della sua difesa, tra l’altro, c’è proprio il fatto che nessuno dei due ha fatto il suo nome al momento con i pm.
