News
Verona Juve, l’Aia non perdona gli errori di Rapuano: l’arbitro del match del Bentegodi retrocesso in B, pagherà anche il VAR! Le decisioni

Verona Juve, gli errori del Bentegodi costano caro a Rapuano: pesano il rigore concesso e soprattutto la mancata espulsione di Orban su Gatti
Le polemiche non sono rimaste inascoltate. La pessima direzione di gara dell’arbitro Rapuano durante Verona-Juventus ha avuto conseguenze immediate e pesanti. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, i vertici dell’AIA non hanno perdonato i due gravi errori commessi dal fischietto, decidendo per un provvedimento severo. Rapuano sarà infatti fermato per i prossimi turni e, di fatto, “retrocesso” temporaneamente: andrà ad arbitrare in Serie B.
Arbitro Juve: la decisione dei vertici AIA
La decisione del designatore Gianluca Rocchi e dei vertici arbitrali è una chiara ammissione degli sbagli avvenuti sabato pomeriggio allo stadio Bentegodi. Sotto la lente d’ingrandimento sono finiti due episodi chiave, che hanno pesantemente condizionato l’andamento e il risultato finale della partita della Juve.
Il primo errore contestato è il calcio di rigore concesso contro i bianconeri per il tocco di braccio di Joao Mario. Un episodio la cui dinamica è stata definita “molto particolare”, un classico caso di penalty che, secondo le valutazioni post-gara, si poteva non dare. Una decisione apparsa eccessivamente fiscale e che ha penalizzato la squadra di Igor Tudor.
Ma a pesare ancora di più sulla valutazione di Rapuano è stata la clamorosa mancata espulsione di Orban per la gomitata rifilata a Federico Gatti. Un intervento violento e potenzialmente pericoloso che, secondo tutti gli opinionisti, andava sanzionato con il cartellino rosso diretto. Un errore evidente, che né l’arbitro in campo né la sala VAR hanno colto nella sua reale gravità.
Proprio per questo, le conseguenze non si limitano al solo direttore di gara. Anche per l’arbitro che si trovava al VAR è previsto un provvedimento: per lui ci sarà con ogni probabilità un turno di riposo o un dislocamento in un ruolo secondario. Una decisione che conferma come l’intera gestione degli episodi chiave del match sia stata giudicata insufficiente.
