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Inchiesta Prisma, il Codacons si attiva per il risarcimento delle parti civili. Le ultime novità dopo il patteggiamento accolto in data odierna

Inchiesta Prisma, il Codacons attiva per risarcire le parti civili. Novità importanti dopo il patteggiamento accolto in data odierna
Chiuso il capitolo penale con i patteggiamenti, per la Juventus e i suoi ex dirigenti si apre ora il fronte dei risarcimenti. Dopo il via libera del GUP di Roma, che ha messo la parola fine all’inchiesta Prisma, l’attenzione si sposta sulle oltre 200 parti civili – tra cui azionisti e associazioni di consumatori – che si erano costituite nel procedimento.
Un conto da oltre 1 milione, ma la strada è lunga
La Signora è già al lavoro per chiudere definitivamente i conti con il passato. Secondo Calcio e Finanza, il club ha già trovato un accordo per un risarcimento con circa un terzo dei soggetti danneggiati, per un ammontare complessivo che supera il milione di euro. Ora, però, c’è da trovare un’intesa con tutti gli altri.
Scende in campo il Codacons
A tutela dei risparmiatori è sceso in campo il Codacons. L’associazione dei consumatori ha annunciato che si attiverà per aiutare tutti gli azionisti che hanno subito perdite economiche a ottenere un equo risarcimento. «Il patteggiamento apre ora le porte ad accordi economici», ha spiegato il Codacons in una nota, invitando chi non avesse ancora raggiunto un compromesso a rivolgersi a loro.
Mentre per Andrea Agnelli e gli altri ex vertici si chiude la vicenda penale, e per l’ex AD Maurizio Arrivabene arriva il proscioglimento, per la Vecchia Signora resta da saldare il conto economico di una gestione passata che ha lasciato ferite profonde. La nuova dirigenza bianconera lavora per chiudere ogni pendenza, un passo necessario per lasciarsi definitivamente alle spalle una delle pagine più buie della storia recente del club.
Questo intanto il comunicato del club bianconero: «La Società informa altresì che in tale contesto, alla data odierna, sono stati definiti accordi transattivi con alcune parti civili costituitesi nel procedimento penale tra le quali Consob, le Associazioni dei Consumatori nonché circa un terzo delle altre parti civili».
