Zola difende l’ex bianconero: «L’ho visto crescere alla Juve, è un calciatore intelligente e che sa giocare a pallone. Può arrivare»

Zola analizza il momento difficile dell’ex bianconero: per arrivare al top, il talento in campo non basta, serve la giusta gestione fuori dal campo

Un talento cristallino, un giocatore che sembrava destinato a una carriera da predestinato e che ora sta vivendo un momento di appannamento. Il “black out” di Nicolò Fagioli, ex centrocampista bianconero oggi in forza alla Fiorentina, è uno dei temi più discussi. A offrire una chiave di lettura lucida e saggia è una leggenda del calcio italiano, Gianfranco Zola, che lo ha visto crescere e ne conosce il potenziale.

Zola: la ricetta per la rinascita

Ospite del programma “Colpi d’Ala” in onda su Radio FirenzeViola, “Magic Box” ha analizzato le difficoltà del giovane centrocampista, individuando nella gestione della vita extra-campo la chiave per il suo futuro. Zola ha prima di tutto elogiato le qualità tecniche del giocatore, che ricorda bene fin dai suoi primi passi nel calcio professionistico.

IL CONSIGLIO DI ZOLA – «Non l’ho seguito molto ultimamente, però Nicolò l’ho visto crescere nella Next Gen della Juve quando ha fatto la Serie C: è un calciatore intelligente e che sa giocare a pallone. Ha grande qualità, se riesce a gestire tutta la sua vita, perché fare il calciatore vuol dire anche gestire l’extra campo, allora può arrivare».

L’analisi di Zola è una lezione da campione a giovane promessa. L’ex fuoriclasse del Chelsea non ha dubbi sulle doti del giocatore: Fagioli è un «calciatore intelligente», uno che «sa giocare a pallone» e che ha «grande qualità». Il problema, dunque, non è tecnico. La vera sfida per un talento come lui, secondo Zola, è imparare a gestire tutto ciò che ruota attorno alla vita di un professionista, l’extra campo.

La sua è una riflessione profonda: fare il calciatore ad alti livelli non significa solo allenarsi e giocare bene, ma anche e soprattutto avere l’equilibrio e la maturità per gestire la pressione, la fama e le tentazioni che arrivano dall’esterno. È proprio in questa gestione della “sua vita” che, secondo Zola, si deciderà il futuro di Fagioli.

Un messaggio che suona come un incoraggiamento e un avvertimento allo stesso tempo. Il potenziale per arrivare ai vertici del calcio c’è tutto, ma per esprimerlo a pieno serve la testa giusta. La ricetta del “Maestro” è chiara: se Fagioli riuscirà a trovare questo equilibrio, allora il suo talento potrà finalmente sbocciare in modo definitivo. Un consiglio prezioso, che arriva da chi, prima di lui, ha saputo coniugare classe immensa e una professionalità esemplare.

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