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Locatelli Juve, i giornali evidenziano la sua prova: «Prezioso in entrambe le fasi. Forse stanco ma il cambio è sbagliato». Il voto del capitano

Locatelli Juve, la Gazzetta lo promuove ma critica Tudor: dà ordine e copertura, la sua uscita indebolisce ulteriormente la squadra
In una domenica da incubo, in cui la Juventus è naufragata sotto i colpi del Como, sono pochissimi i giocatori a salvarsi. Tra questi, spicca Manuel Locatelli. Il centrocampista bianconero, pur non brillando in modo assoluto, è stato uno dei pochi a mantenere la barra dritta, provando a dare ordine e sostanza a una squadra apparsa confusa e senza idee. Una prestazione di sacrificio, che gli è valsa la sufficienza nelle pagelle de La Gazzetta dello Sport, ma che si chiude con una critica severa alla scelta di Igor Tudor di sostituirlo.
Locatelli Juve: il giudizio della Gazzetta dello Sport
Per il regista bianconero, il voto finale è un 6, una sufficienza che ne premia l’impegno e l’importanza tattica in una serata disastrosa per i compagni. Il giudizio del quotidiano sottolinea come, nonostante le difficoltà generali, sia stato lui l’unico a provare a tenere in piedi la baracca.
L’UOMO D’ORDINE NEL CAOS – «Sostituito spesso ma, senza di lui, la difesa perde protezione. Almeno dà ordine a una manovra molto casuale, copre, insegue. Forse stanco, ma il cambio è sbagliato».
L’analisi della rosea è un elogio alla sua importanza tattica. In una squadra che faticava a trovare geometrie, con una «manovra molto casuale», Locatelli è stato l’unico a provare a «dare ordine». Ma il suo contributo fondamentale è stato soprattutto in fase di non possesso: «copre, insegue», garantendo quella «protezione» alla difesa che, senza di lui, viene a mancare. Un lavoro oscuro ma preziosissimo, che ne certifica la leadership anche in una giornata negativa.
Proprio per questo, la critica si sposta poi sulla scelta di Igor Tudor di sostituirlo nel finale. Il quotidiano ammette che il giocatore potesse essere «forse stanco», ma definisce «sbagliato» il cambio. Togliere dal campo l’unico uomo in grado di dare equilibrio e copertura in un momento in cui la squadra era sbilanciata alla ricerca del pareggio è stata una mossa che non ha convinto. La sua uscita ha ulteriormente indebolito la fase difensiva, lasciando praterie alle ripartenze del Como, che infatti ha poi trovato il gol del raddoppio.
La pagella di Locatelli è dunque una sufficienza amara, che ne riconosce il valore ma che, indirettamente, sottolinea i limiti di una Juventus che non può prescindere dal suo regista. Anche quando non è al top, la sua presenza è fondamentale per l’equilibrio della squadra. Un’altra lezione che Igor Tudor dovrà metabolizzare in fretta per uscire da questo momento complicato
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