Di Gregorio “salvato” dai quotidiani: «Sempre sotto attacco, più che il migliore è il meno colpevole». Voto e pagella del portiere bianconero

Di Gregorio unico baluardo: la prestazione del portiere contro il Como evita un passivo più pesante. Voto e pagella dell’estremo difensore

La prima sconfitta della stagione della Juventus contro il Como per 2-0 ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi e ha messo in luce le difficoltà di un gruppo apparso fragile e vulnerabile, specialmente in fase difensiva.

In un pomeriggio da dimenticare per la maggior parte della rosa schierata da Igor Tudor, la pagella di un solo giocatore è riuscita a strappare la sufficienza e, in alcuni casi, a meritarsi lodi sperticate. Stiamo parlando di Michele Di Gregorio, il portiere bianconero, la cui prestazione ha evitato che il passivo potesse trasformarsi in una vera e propria umiliazione.

Nonostante le due reti subite per mano di Kempf e del gioiellino Nico Paz, l’estremo difensore è risultato essere l’unico baluardo di una Vecchia Signora troppo sbilanciata e punita dal cinismo del Como. La sua prontezza tra i pali e la capacità di limitare i danni sono state riconosciute dalla stampa nazionale, in netto contrasto con le insufficienze assegnate al reparto difensivo e a diversi centrocampisti.

Il commento de La Gazzetta dello Sport riassume perfettamente l’isolamento e, al tempo stesso, l’efficacia della prova del portiere. La testata sportiva ha fornito questo giudizio, con l’unica sufficienza piena tra i titolari della Juventus.

DI GREGORIO 6 – «Più che “il migliore” sarebbe “il voto più alto”: è uno dei meno colpevoli, para Morata, Moreno e Vojvoda, niente da fare su NicoPaz. Sempre sotto attacco»

L’analisi è lapidaria: Di Gregorio è stato il migliore tra i bianconeri per demeriti altrui, ma la sua prestazione è stata oggettivamente da incorniciare. L’estremo difensore ha compiuto almeno tre interventi cruciali su conclusioni insidiose, tra cui quelle di Morata, dimostrando un senso della posizione e una reattività che hanno tenuto a galla la squadra finché possibile.

La sua incolpevolezza è palese soprattutto sulle due marcature lariane: sul primo gol di Kempf, è la difesa a lasciarsi sorprendere da uno schema su calcio d’angolo, mentre sul raddoppio di Nico Paz la magia dell’argentino, con tanto di dribbling secco su Cambiaso e tiro a giro sul palo lontano, non ha lasciato scampo.

In un momento di grande incertezza per la squadra di Tudor, reduce da una serie di pareggi e ora dalla prima sconfitta, avere un portiere così affidabile, in grado di evitare un tracollo emotivo e numerico, è una delle poche certezze da cui ripartire, soprattutto in vista dell’imminente e cruciale appuntamento in Champions League.