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Zhegrova Juve, Tudor riporta tutti coi piedi per terra: «Ha un problema, è impossibile che possa partire dall’inizio». Gli aggiornamenti

Zhegrova Juve, il tecnico fa il punto sul kosovaro: problema all’anca da gestire con cautela, il suo impiego sarà ancora limitato nelle prossime gare
Un recupero che procede, ma con estrema cautela. Edon Zhegrova è tornato, ma il suo pieno reintegro nella Juventus richiederà ancora tempo e pazienza. A fare il punto sulla situazione dell’esterno kosovaro è stato Igor Tudor nella conferenza stampa di vigilia della delicata trasferta contro la Lazio. Il tecnico ha spiegato i motivi della gestione prudente, sottolineando come il giocatore non sia ancora pronto per sostenere un’intera partita.
Zhegrova: un percorso accidentato
L’allenatore bianconero ha ripercorso le tappe del difficile rientro dell’ex talento del Lille, fermo per quasi un anno a causa di un grave infortunio. Ha ammesso come, forse, il suo inserimento iniziale sia stato troppo affrettato, seguito poi dagli impegni con la nazionale e da un nuovo stop precauzionale dopo un allenamento intenso. Una serie di fattori che ha evidenziato la necessità di un approccio più graduale.
ZHEGROVA – «Lui arriva da un anno in cui non ha fatto una partita, poi l’abbiamo buttato due/tre settimane, è andato in Nazionale, poi non ha giocato e dopo un allenamento pesante non ha giocato.»
LA CONFERENZA STAMPA DI TUDOR ALLA VIGILIA DI LAZIO JUVE
Zhegrova: cautela per il problema all’anca
Alla base di questa gestione prudente c’è il problema fisico che lo ha costretto a saltare la trasferta di Como: un risentimento all’anca in zona pubica. Tudor ha spiegato che si tratta di una problematica da monitorare con attenzione, specialmente quando l’intensità degli allenamenti e delle partite aumenta.
LA GESTIONE DEL PROBLEMA – «Questa problematica ce l’ha, quando inizia a tirare un po’ di più bisogna stare cauti.»
Zhegrova: un’arma a gara in corso, non ancora titolare
Nonostante queste difficoltà, Zhegrova resta una risorsa preziosa per la Juventus. Tudor è convinto che «ci può dare qualcosa», specialmente a partita in corso, grazie alla sua velocità e al suo dribbling. Il suo impiego ideale, al momento, è quello dello “spacca partite”, da lanciare «anche nell’ultima mezz’ora» per provare a cambiare l’inerzia del match.
Al contrario, un suo impiego dal primo minuto è, al momento, da escludere. Il tecnico è stato categorico su questo punto: Zhegrova non ha ancora i 90 minuti nelle gambe e forzare i tempi sarebbe controproducente.
IMPIEGO GRADUALE – «Che inizi dal primo minuto e regga tutta la partita non so, in questo momento è impossibile».
La strada per il pieno recupero di Edon Zhegrova è dunque ancora lunga. La Juventus e Igor Tudor continueranno a gestirlo con la massima cautela, aumentandone progressivamente il minutaggio senza correre rischi. L’obiettivo è averlo al 100% della forma per la seconda parte della stagione, quando il suo talento potrà diventare un fattore decisivo. Per ora, i tifosi dovranno accontentarsi di vederlo brillare solo a sprazzi, come arma letale dalla panchina. La pazienza è la parola d’ordine per non sprecare un patrimonio tecnico così importante. La Vecchia Signora aspetta il suo gioiello kosovaro.
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