Nuovo allenatore Juve, Paolo Rossi sicuro: la sua analisi
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Nuovo allenatore Juve, Paolo Rossi sicuro: «In questo momento c’è bisogno di un tecnico con le sue caratteristiche» – VIDEO

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Nuovo allenatore Juve, Paolo Rossi analizza: Spalletti ha l’esperienza per reggere l’urto, Palladino sarebbe una scommessa troppo grande

Un esonero a ottobre, una mossa “scioccante” per una società come la Juventus, abituata storicamente a una maggiore programmazione. Il giornalista Paolo Rossi, nel suo consueto commento, ha analizzato senza mezzi termini la decisione del club bianconero di separarsi da Igor Tudor, vedendola come un segnale di allarme ma aprendo con pragmatismo all’arrivo del grande favorito per la successione: Luciano Spalletti, considerato l’uomo giusto per la tempesta, a differenza della scommessa Palladino.

Rossi: un cambio drastico ma necessario

Secondo il giornalista, la scelta di cambiare allenatore dopo appena otto giornate è un evento rarissimo per la storia della Juventus. L’unica giustificazione possibile per una mossa così drastica è la paura di incappare nell’ennesimo “anno zero”, un rischio che il club non può più permettersi. La priorità assoluta, ora, è correggere immediatamente la rotta, specialmente in vista di impegni cruciali come quelli di Champions League.

LA SITUAZIONE ATTUALE – «Qui arriva un allenatore che sa che deve correggere una rotta. Non siamo sugli scogli, almeno penso, e se lo siamo C’è il tempo per togliere l’imbarcazione da lì e rimetterla in mare aperto. Siamo in mare aperto in Champions. Questo deve essere il primo obiettivo. Cioè noi fra otto giorni giochiamo una gara decisiva o fondamentale, soprattutto se la perdiamo. E quello sarebbe un fallimento assurdo che tra l’altro sarebbe imputabile relativamente a Tudor, perché Tudor comunque non ha una grande classifica ma non ce l’ha terribile, cioè ha dimostrato in Europa di essere competitivo per almeno arrivare lì…»

Rossi: perché Spalletti è l’uomo giusto (e Palladino no)

Di fronte a questa emergenza, la scelta non può ricadere su una scommessa, ma su un profilo esperto, capace di gestire la pressione e guidare la squadra fuori dalle difficoltà. Luciano Spalletti, per Rossi, incarna perfettamente questo identikit.

IL PROFILO IDEALE – «…e quindi c’è bisogno di un allenatore che sappia resistere alle difficoltà, che abbia la capacità e il curriculum per avere un certo tipo di esperienza e reggere momenti duri. Perché non è detto, appunto, che la correzione arrivi in fretta. Spalletti se lo può permettere

Al contrario, affidare la panchina a Raffaele Palladino, pur talentuoso, sarebbe un rischio troppo grande in questo momento.

IL RISCHIO PALLADINO – «Palladino sarebbe metterlo in una situazione in cui, per carità, se poi riesci a correggere la rotta sei un eroe. Però se non riesci ti sei andato a rovinare su una piazza che forse è giusto che uno come te possa avere l’ambizione di arrivarci dopo.»

Rossi: lo spogliatoio deve solo lavorare

Infine, Rossi liquida ogni possibile discussione sui presunti problemi di spogliatoio o sul gradimento dei giocatori. In questo momento, la squadra ha un solo compito: lavorare a testa bassa.

LO SPOGLIATOIO – «Io non ne faccio una questione di problemi di spogliatoio, perché secondo me in questo momento lo spogliatoio della Juve deve fare una cosa: deve stare zitto, non si deve fiatare

L’analisi di Rossi è dunque netta: la Vecchia Signora ha compiuto una mossa sorprendente e inusuale, dettata dalla paura di un’altra stagione fallimentare. Luciano Spalletti è l’uomo giusto per questa emergenza, grazie alla sua esperienza e al suo curriculum. Affidarsi a Palladino sarebbe un azzardo. E lo spogliatoio? Deve solo tacere e pedalare. La ricetta per la risalita è tracciata.

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