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Spalletti Juventus, è lui l’erede designato di Tudor: l’ex CT abbassa le pretese sul contratto, ecco quando si può chiudere. Ultime

Spalletti Juventus, è lui l’erede designato di Tudor: le ultimissime novità sul possibile nuovo mister bianconero
Il casting per la panchina della Juventus ha un solo, grande favorito. Dopo l’esonero di Igor Tudor, la dirigenza bianconera ha rotto gli indugi e, come riportato dall’esperto di mercato Matteo Moretto, ha individuato in Luciano Spalletti l’uomo a cui affidare la ricostruzione. La trattativa è entrata nella fase decisiva: la società vuole chiudere in tempi brevissimi, entro le prossime 24 ore, per avere il nuovo tecnico al lavoro alla Continassa già da giovedì.
La panchina per la sfida di domani contro l’Udinese sarà affidata al traghettatore Massimo Brambilla, ma si tratta di una soluzione tampone. Il DG Damien Comolli vuole dare subito uno scossone alla squadra e ha ristretto la lista dei candidati a un duello a due: Luciano Spalletti e Raffaele Palladino. Come specificato da Moretto, altri nomi, come quello di Roberto Mancini, “non mi risulta siano in corsa”.
Spalletti Juventus, abbassa le pretese: sì al contratto “a obiettivo”
Se Spalletti è il preferito, l’ostacolo più grande sembrava essere la formula contrattuale. La Juventus, che deve fare i conti con i pesanti ingaggi degli staff di Tudor e Motta (un costo stimato di 25 milioni lordi fino al 2027), ha proposto a entrambi i candidati un contratto fino a fine stagione (giugno 2026) con un’opzione di rinnovo legata ai risultati, presumibilmente la qualificazione in Champions League.
Una formula da “traghettatore” che sembrava poter allontanare un tecnico da progetto come Spalletti. Qui, però, è arrivata la svolta, come svelato da Moretto: “Spalletti ha abbassato le sue pretese e si è avvicinato alle richieste della Juve”. L’ex CT, che nelle scorse settimane ha rifiutato offerte faraoniche da club arabi proprio per aspettare un progetto competitivo in Europa, ha dato la sua apertura ad accettare un accordo “breve” e legato agli obiettivi.
Spalletti Juventus, il duello finale con Palladino
Questa mossa ha messo Spalletti in netta pole position. Il suo profilo, d’altronde, è quello che serve di più nell’immediato: carisma, esperienza, un’identità di gioco forte e la capacità di gestire uno spogliatoio depresso e in “confusione totale”. L’alternativa resta Raffaele Palladino, che rappresenta la linea “verde” e la scommessa progettuale più in linea con la filosofia di Comolli.
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