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Vlahovic Juventus, che voglia! L’attaccante si è ripreso i tifosi con una grande prestazione: il voto dopo il match contro l’Udinese non sorprende
Vlahovic Juventus, che voglia da parte dell’attaccante bianconero: i dettagli sulla sua prestazione
Una notte per scacciare i fantasmi, un gol per riprendersi la Juventus. La vittoria per 3-1 contro l’Udinese ha il volto sofferente e grintoso di Dusan Vlahovic. Schierato a sorpresa dal primo minuto in coppia con Openda dal tecnico ad interim Massimo Brambilla, il centravanti serbo ha risposto presente nel momento più delicato, guidando la squadra alla prima vittoria dopo 46 giorni. Una prestazione di puro carattere, premiata con un voto altissimo da La Gazzetta dello Sport.
Vlahovic Juventus: la pagella della Gazzetta
Per l’attaccante serbo, il voto finale è un 7 pieno, uno dei più alti in campo, che ne certifica la prova da leader. Il giudizio del quotidiano sottolinea la sua “voglia matta”, la determinazione con cui ha affrontato una partita carica di pressione, dopo settimane difficili tra panchine, critiche e voci di mercato. Vlahovic non solo ha segnato, ma ha lottato su ogni pallone, dimostrando un attaccamento alla maglia che ha conquistato l’Allianz Stadium.
VOTO 7 – «Voglia matta incanalata in una gara super: si procura il rigore, lo segna, fuori area è meglio che in area, sbaglia anche ma c’è, eccome».
L’analisi della rosea è un elogio alla sua partita totale. Il voto 7 è figlio di una prestazione che lo ha visto protagonista fin dai primi minuti. È stato lui a sbloccare la partita: al 5′ minuto, con astuzia e potenza, «si procura il rigore» che rompe l’equilibrio. Subito dopo, si è preso la responsabilità di calciarlo, trasformandolo con freddezza e «lo segna», interrompendo il lungo digiuno di gol dell’attacco bianconero.
Ma la sua partita non è stata solo il rigore. Il giudizio sottolinea un aspetto tattico interessante: «fuori area è meglio che in area». Vlahovic ha lavorato tantissimo per la squadra, arretrando il suo raggio d’azione per legare il gioco, dialogare con Openda e Yildiz e fare a sportellate con la difesa friulana. Una generosità che, inevitabilmente, lo ha portato anche a commettere qualche errore di misura («sbaglia anche»), ma che ha dato un segnale inequivocabile: «ma c’è, eccome».
Vlahovic Juventus: una standing ovation che vale oro
La sua prestazione non è passata inosservata. Al momento della sua uscita dal campo, all’89° minuto, l’Allianz Stadium gli ha tributato una standing ovation commovente, accompagnata dal coro “Dusan! Dusan!”. Un abbraccio che sa di riconciliazione, il riconoscimento per un giocatore che, nonostante le difficoltà e un futuro incerto, non ha mai smesso di lottare.
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