Capello applaude la scelta Spalletti: le sue dichiarazioni
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Capello applaude la scelta Spalletti: «Non è solo un grande allenatore». Poi parla così delle prospettive della Juventus

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Capello promuove la scelta bianconera: Spalletti è l’uomo giusto per ridare rabbia e fantasia, ma l’obiettivo resta la Champions League

Un allenatore esperto, un grande motivatore e, soprattutto, un “grandissimo psicologo”. L’arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus incassa una benedizione pesante, quella di Fabio Capello. L’ex tecnico bianconero, dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, ha analizzato la scelta di Damien Comolli, promuovendola a pieni voti. Per Don Fabio, l’ex CT è l’uomo giusto per toccare le corde di un gruppo che ha potenziale, ma che ha bisogno di ritrovare la mentalità vincente.

Capello Spalletti: la missione è la Champions, lo Scudetto un capolavoro

Secondo l’analisi di CapelloSpalletti ha tra le mani un gruppo con un potenziale ancora inespresso. Il nuovo tecnico, pur non avendo ancora avuto modo di lavorare con la squadra (l’esordio è stasera a Cremona), avrebbe già individuato la ricetta per sbloccarla: «Per tirarlo fuori servono corsa, rabbia e fantasia». E per l’ex allenatore, «lui sa quali corde toccare» per ottenere queste risposte.

Capello ha poi voluto definire con chiarezza gli obiettivi, invitando l’ambiente a non caricare il nuovo allenatore di pressioni eccessive. L’obiettivo minimo stagionale deve essere il ritorno nell’Europa che conta. Lo Scudetto, al momento, è un sogno.

OBIETTIVO CHAMPIONS, POI SI VEDRÀ – «Il principale obiettivo sarà un piazzamento Champions. Se poi riuscirà anche a competere per il campionato, allora dovremo applaudirlo.»

Capello Spalletti: non solo tecnico, ma “grandissimo psicologo”

Il vero valore aggiunto di Spalletti, secondo Capello, non risiede solo nelle sue indubbie qualità tattiche, ma nella sua capacità di entrare nella testa dei giocatori. In un momento di crisi profonda, con la squadra reduce da tre sconfitte consecutive e un esonero traumatico, la sua abilità nel gestire lo spogliatoio sarà fondamentale. È questa la dote che, più di ogni altra, servirà alla Juventus per uscire dal “buco nero” in cui è finita.

L’UOMO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO – «Luciano è non solo un grande allenatore, ma anche un grandissimo psicologo».

L’analisi di Don Fabio è dunque un’investitura totale. La Juventus, esonerando Tudor e scegliendo Spalletti, non ha preso solo un “costruttore di gioco”, ma anche un “mental coach” di altissimo livello. Un uomo capace di ridare fiducia a giocatori apparsi spaesati e demotivati (come Koopmeiners), di valorizzare i talenti (Yildiz su tutti) e di gestire le personalità forti (come Vlahovic).

Spalletti eredita una squadra ferita, fragile, che ha smarrito la sua identità. La sua missione sarà doppia: ricostruire un gioco che latita da tempo e, contemporaneamente, ricostruire la mentalità di un gruppo che sembra aver dimenticato cosa significhi indossare la maglia bianconera. Una sfida psicologica, prima ancora che tattica. Capello ha dato la sua benedizione: Luciano Spalletti è l’uomo giusto per entrambe le missioni. La sua avventura inizia stasera, la strada è in salita, ma le premesse, secondo Don Fabio, sono quelle giuste. La Juve ha trovato il suo psicologo.

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