Thuram Juve, esordio con Spalletti da rivedere: la pagella
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Thuram Juve, esordio con Spalletti da rivedere: «Una fatica un po’ troppo ragionata». Il francese bocciato dai giornali

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Thuram Juve, pagella insufficiente per il francese a Cremona: l’impatto con le idee di Spalletti è complicato, troppa fatica “ragionata” e poche giocate

Era il grande recuperato, il giocatore su cui Luciano Spalletti ha voluto puntare fin dal primo minuto per dare fisicità e qualità al suo centrocampo d’emergenza. Ma l’esordio di Khéphren Thuram con il nuovo tecnico non è stato indimenticabile. Nella vittoria per 2-1 contro la Cremonese, il centrocampista francese è apparso appannato, quasi bloccato, meritandosi un’insufficienza nelle pagelle de La Gazzetta dello Sport.

Thuram: la pagella della Gazzetta

Per il centrocampista bianconero, il voto finale è un 5,5. Una leggera insufficienza che fotografa una prestazione di grande impegno ma di poca efficacia, quasi come se il giocatore fosse “imballato” mentalmente, più concentrato sull’eseguire i nuovi compiti che sul giocare d’istinto. Il giudizio del quotidiano è emblematico di questa difficoltà.

LA GAZZETTA SU THURAM – «Una fatica un po’ troppo ragionata: pensa e, così, perde un tempo di gioco. Pensa a ciò che gli chiede il nuovo tecnico e spreca energie».

Thuram: una fatica “ragionata”

L’analisi della rosea è molto acuta: quella di Thuram non è stata una fatica fisica, ma una «fatica un po’ troppo ragionata». Il francese, rientrato da poco da un problema al polpaccio, è sembrato fin troppo scolastico. Invece di lasciarsi andare alla sua solita esuberanza fisica e tecnica, «pensa» troppo, e così «perde un tempo di gioco», risultando lento e prevedibile.

La causa, secondo la Gazzetta, è chiaraThuram è apparso quasi bloccato dal tentativo di assimilare immediatamente le nuove richieste. «Pensa a ciò che gli chiede il nuovo tecnico e spreca energie» in questo processo di adattamento, perdendo quella naturalezza che è il suo vero punto di forza.

Una prestazione sottotono, dunque, in cui si è visto più l’allievo diligente che il campione capace di spaccare la partitaSpalletti lo ha tenuto in campo per 79 minuti (sostituito poi da Adzic), dandogli piena fiducia, ma la risposta dal campo è stata interlocutoria. Non è un caso che la Juve abbia faticato a costruire gioco in mezzo al campo, affidandosi più alle fiammate degli esterni e alla generosità delle punte.

Per Thuram è solo il primo passo del nuovo corso. L’arrivo di un tecnico come Spalletti, che ama i centrocampisti di qualità e struttura come lui, è una grande occasione. La partita di Cremona è stata un primo, difficile assaggio: ora dovrà lavorare per trasformare la “fatica ragionata” in un’applicazione efficace delle nuove idee. La Juve ha bisogno del miglior Thuram, e Spalletti sa di avere tra le mani un diamante ancora da sgrezzare completamente.

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