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Juventus, nuova regola con Spalletti: vietato usare il cellulare a tavola! Ecco quale è stata la reazione della squadra

Juventus, nuova regola con Spalletti: vietato usare il cellulare a tavola! Ecco quale è stata la reazione della squadra alla decisione del tecnico
Fin dal suo arrivo alla Juventus, Luciano Spalletti non si è concentrato solo sugli aspetti tecnici o tattici, ma ha immediatamente messo mano a ciò che ritiene il fondamento di ogni successo: la coesione dello spogliatoio. E, per farlo, ha avuto subito voce in capitolo sui comportamenti del gruppo, partendo da una regola apparentemente piccola ma dal valore simbolico enorme. Il nuovo comandamento è chiaro e non ammette eccezioni: niente telefono durante i pasti. Lo scrive Tuttosport.
In un mondo in cui la connessione digitale spesso si traduce in isolamento reale, Spalletti ha voluto spezzare questa dinamica. L’obiettivo non è una sterile imposizione disciplinare, ma una strategia precisa per ricostruire il tessuto umano della squadra. Il tecnico vuole che i suoi giocatori, quando sono seduti a tavola, si guardino negli occhi, parlino tra loro, condividano il tempo. È un modo, secondo la sua filosofia, per fluidificare le relazioni al di là dei ruoli in campo.
Questo gesto obbliga alla socialità, spinge il veterano a scambiare una parola con il giovane, permette ai diversi “clan” dello spogliatoio di mescolarsi naturalmente. Il fine ultimo è quello di cementare l’intesa dell’intero gruppo. Spalletti è convinto, da sempre, che le grandi vittorie nascano da legami forti e che le difficoltà si superino solo se la squadra è un blocco unico.
Alla base di tutto c’è un principio cardine del suo credo calcistico: l’unione nella quotidianità si riverbera in campo. L’intesa che si crea davanti a un piatto di pasta è la stessa che permette un passaggio “a memoria” durante una partita concitata. Se i giocatori non comunicano a pranzo, difficilmente lo faranno sotto pressione davanti a 70.000 spettatori.
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La reazione della squadra è stata la cartina di tornasole più importante. Questo primo e unico “comandamento” impartito finora da Spalletti è stato accolto col sorriso da tutti. Non c’è stata resistenza, anzi. Questo dimostra che all’interno dello spogliatoio c’era già una forte voglia di stare insieme, un bisogno di ricompattarsi. A maggior ragione adesso che la Juve, dopo un periodo di buio pesto, sta lentamente rivedendo la luce: i giocatori stessi hanno capito che per uscire dalle difficoltà il talento da solo non basta, ma serve tornare ad essere un gruppo vero.
