Hanno Detto
Porrini analizza il momento della Juve, messo alla prova Koopmeiners: «Lo giudicherò quando affronterà attaccanti di livello». Il retroscena su Tudor ed il “caso” calciomercato

Porrini analizza la mossa di Spalletti: l’olandese andrà testato in difesa contro avversari di spessore, intanto il tecnico prova a rilanciare Openda e David
La mossa tattica di Luciano Spalletti, che ha arretrato Teun Koopmeiners sulla linea dei difensori, continua a far discutere. Sulla scelta del tecnico della Juventus è intervenuto, ai microfoni di Radio Bianconera, l’ex difensore Sergio Porrini, che ha analizzato le implicazioni di questo esperimento.
Secondo Porrini, questa potrebbe essere una scelta definitiva. Tuttavia, l’ex difensore lega il futuro di questa intuizione molto alle prestazioni che l’olandese saprà fornire. Porrini è consapevole del motivo della mossa: Koopmeiners gioca in quella posizione perché può dare qualità alla prima impostazione della manovra, un’esigenza fondamentale per il calcio di Spalletti.
Il dubbio, però, rimane sulla tenuta difensiva. L’ex bianconero sottolinea come il giocatore andrà valutato dal punto di vista difensivo in test più probanti, contro squadre più forti e, soprattutto, quando si troverà davanti ad attaccanti di spessore diverso rispetto a quelli incontrati finora.
L’analisi di Sergio Porrini si è poi spostata sul resto della squadra, in particolare sui nuovi acquisti estivi e sul cambio di guida tecnica. Porrini ha lanciato una frecciata alla precedente gestione, sottolineando come le operazioni di mercato estive siano state di fatto bocciate da Igor Tudor. L’ex tecnico croato, di fatto, non ha mai puntato sui nuovi arrivati.
Ora, con Luciano Spalletti, la musica è destinata a cambiare. L’ex CT, secondo Porrini, cercherà di riproporre certi giocatori, provando a rilanciarli e a inserirli nel suo sistema senza sconvolgere nulla degli equilibri esistenti. Un lavoro di recupero che sarà fondamentale per il bilancio della Vecchia Signora.
Porrini analizza Openda e David: «Date loro tempo, non è facile»
Il riferimento è chiaramente ai due colpi offensivi, Loïs Openda e Jonathan David. Porrini ammette che, al momento, la loro integrazione è difficile. Osservandoli in campo, l’ex difensore ha notato che sembra esserci qualche lacuna. I due attaccanti, arrivati con grandi aspettative, non sono ancora riusciti a incidere come sperato.
Tuttavia, Sergio Porrini invita l’ambiente e i tifosi della Juventus alla calma e alla pazienza. L’ex difensore ha spezzato una lancia a favore dei due giocatori, ricordando un fattore cruciale spesso sottovalutato: non è facile adattarsi al campionato italiano. La Serie A rimane un torneo tatticamente complesso, specialmente per chi arriva dall’estero.
Per questo motivo, la sentenza di Porrini non è definitiva, ma interlocutoria. L’ex bianconero ha concluso la sua analisi suggerendo di non bocciare gli investimenti fatti in estate. Bisogna, secondo lui, dare ancora tempo a Openda e David per ambientarsi, capire le richieste di Spalletti e dimostrare il loro valore, prima di etichettarli come errori di mercato. La fiducia del nuovo tecnico sarà fondamentale per il loro rilancio.
PAROLE – «Potrebbe essere una scelta definitiva ma dipenderà molto dalle prestazioni. L’olandese gioca in quel ruolo perché può dare qualità. Il giocatore andrà valutato dal punto di vista difensivo contro squadre più forti e davanti ad attaccanti di spessore diverso. Mercato? Le operazioni sono state bocciate da Tudor. Spalletti cercherà di riproporre certi giocatori senza sconvolgere nulla. Vedendo Openda e David sembra esserci qualche lacuna. Non è facile adattarsi al campionato italiano, darei loro ancora tempo».
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