Conferenza stampa Baroni post Juve Torino: «La Juventus è da Scudetto. Abbiamo avuto due occasioni clamorose, Di Gregorio è come se avesse fatto un gol…»

Conferenza stampa Baroni post Juve Torino: le sue dichiarazioni dopo il match dell’11ª giornata di Serie A 2025/26

(inviato all’Allianz Stadium) – Marco Baroni, allenatore del Torino, ha parlato in conferenza stampa dopo il derby della Mole contro la Juve dell’11ª giornata di Serie A 2025/26. LA CRONACA DI JUVE TORINO

PAREGGIO – «Nel primo tempo siamo stati troppo attendisti, nel secondo ho detto di rientrare con più coraggio, riuscendo a farli allungare. La squadra nella ripresa ha fatto molto bene, è cresciuta. Al di là del palleggio, anche la Juve ha avuto le sue occasioni ma noi ne abbiamo avute due clamorose e Di Gregorio è come se avesse fatto un gol. Dobbiamo lavorare, vedo margini di miglioramento. Con la compattezza dell’ambiente siamo migliori anche noi».

PALEARI – «È un capitano per dedizione e come fa lavorare gli altri portieri. Non parlo di gerarchie, io penso sempre a tutti titolari altrimenti è una mancanza di rispetto. Israel ha talento e deve rientrare non per una gerarchie ma per il valore del lavoro e dell’allenamento. Spero sempre di arrivare e non dormire la notte prima per la formazione…».

ZAPATA – «È tra i primi 49/50 marcatori… Sta rientrando, ha bisogno di minutaggio ma ho ragazzi comunque bravi. Ciò che lo penalizza è il minutaggio. Cercheremo di darglielo, lui è pazzesco, un professionista, un modello per la squadra. Piano piano lo metteremo dentro con maggiore minutaggio».

JUVE DA SCUDETTO – «Per me sì. Qui è stato fatto un ottimo lavoro anche da Tudor. Spalletti ha esperienza, è un grandissimo allenatore, farà in modo che questa Juve possa fare un ottimo campionato ma io penso dalla mattina alla sera al Torino. Guido una squadra, una società che ha la bellezza nella sua storia. Voglio ritrovare energia, dedizione e capacità di battersi».

COME SCEGLIE IL PORTIERE – «Il ruolo del portiere è molto particolare, il portiere del Torino ha bisogno di emotività e capacità. Sono gli occhi che mi portano a fare delle scelte. Israel col Napoli ha fatto un’ottima partita poi si è infortunato. Paleari non doveva dimostrare niente a nessuno ma in queste partite si è creato uno spazio importante. Sono contento di contare su loro due».

CAIRO – «È venuto in spogliatoio, ha salutato i ragazzi».

SQUALIFICATO – «A me piace vivere le partite in panchina, non solo il derby. Ma Colucci è un primo, ho la fortuna di avere un grande staff. Ero a soffrire un po’ più distante».

AUTOSTIMA – «Sono partite che servono per crescere. Dobbiamo creare una base forte, una volta fatto possiamo guardare l’altezza. Dobbiamo lavorare sulla base».

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