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Conte, lo sfogo durissimo dopo Bologna Napoli: «O non sto facendo un buon lavoro o qualcuno non vuol sentire»

Conte, l’analisi shock dopo il 2-0: il Bologna aveva più energia. Preoccupazione per le 5 sconfitte in stagione fin qui accumulate
Il Napoli capolista crolla al Dall’Ara. La sconfitta per 2-0 contro il Bologna, firmata da Dallinga e Lucumì, è una doccia fredda che ferma la corsa degli azzurri. Al termine della gara, Antonio Conte è intervenuto ai microfoni di DAZN e ha fatto un’analisi durissima, quasi uno sfogo, puntando il dito contro l’atteggiamento della sua squadra.
Il tecnico ha ammesso che il Bologna aveva sicuramente più energia in tutto. Quello che dispiace costatare, ha detto Conte, è che loro avevano più positività, voglia ed entusiasmo. Un atteggiamento che deve far assolutamente riflettere lo spogliatoio, perché questa è la quinta sconfitta stagionale, un dato che il tecnico ritiene inaccettabile e sul quale erano già state fatte riflessioni insieme ai calciatori.
Conte ha notato che il Bologna, pur avendo giocato giovedì in Europa, sembrava avvelenato. Il Napoli, invece, ha fatto il compitino e poi si è sciolto. L’energia del Bologna era diversa, e Conte ha ammesso che la sua squadra deve avere un’energia diversa da quella che sto vedendo da inizio anno. L’allenatore ha poi difeso Rasmus Hojlund, finito nel mirino per le occasioni mancate. Per Conte, l’attaccante non è dispiaciuto, anzi, forse è stato il migliore in campo. Ha sottolineato che Lucumì ha fatto fatica a tenerlo. Il problema, secondo il tecnico, è che la prestazione non può essere racchiusa sul gol o meno. La squadra doveva supportarlo di più, ma è mancata.
Conte, lo sfogo durissimo: le parole a sorpresa
Il tecnico ha poi ammesso tutta la sua frustrazione: Io sono preoccupato. C’è poco da dire. Ha spiegato che una squadra indicata come protagonista non può perdere 5 partite. Conte ha poi usato la storia recente del Napoli come monito, ricordando che dopo il terzo scudetto la squadra è arrivata decima e non è stato un insegnamento. Ha usato la metafora che il brutto anatroccolo non sempre diventa cigno.
Il dubbio di Conte è che la squadra stia ancora crogiolandosi sul fatto che hanno vinto lo scudetto nel 2023 e stiano pensando a qualcosa di diverso. La chiosa finale è una presa di responsabilità durissima, che suona anche come un attacco allo spogliatoio. Conte ha ammesso di essere dispiaciuto perché non sto riuscendo a cambiare questa energia in questi 3-4 mesi.
ANTONIO CONTE – «Sicuramente più energia in tutto da parte del Bologna. Quello che dispiace costatare è che loro avevano più positività, voglia ed entusiasmo. Questo ci deve far assolutamente riflettere. Questa è la quinta sconfitta che subiamo in stagione e significa che c’è da fare delle riflessioni, che avevamo già fatto anche insieme ai calciatori. Loro hanno giocato giovedì e sembravano avvelenati. Noi abbiamo fatto il compitino e poi ci siamo sciolti. La loro energia era diversa e noi dobbiamo averne diversa da quella che sto vedendo da inizio anno. A me non è dispiaciuto. Forse è stato il migliore in campo. Lucumì ha fatto fatica a tenerlo. Poi se viene racchiusa la prestazione sul gol o meno, addio. Avevamo preparato alcune cose e dovevamo supportarlo di più. Siamo mancati. Lui per me ha fatto una buona partita. Io sono preoccupato. C’è poco da dire. La squadra che viene indicata come protagonista e perde 5 partite, significa che c’è qualcosa che non sta andando verso la direzione. Dopo il terzo scudetto siamo arrivati decimi e non è stato un insegnamento. Il brutto anatroccolo non sempre diventa cigno. Quest’anno stiamo continuando a lavorare, ma dobbiamo capire se lo stiamo facendo con l’entusiasmo e la voglia giusta, oppure crogiolandosi sul fatto che abbiamo vinto e pensiamo a qualcosa di diverso. Mi dispiace che non sto riuscendo a cambiare questa energia in questi 3-4 mesi. Non sto facendo un buon lavoro o qualcuno non vuol sentire».
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