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Spalletti dopo lo 0-0 di Juve Torino spegne i malumori: «Non c’è delusione». Poi l’analisi sugli errori

Spalletti, il tecnico analizza lo 0-0: la stanchezza ha pesato, mancano l’ultimo passaggio e il recupero di giocatori chiave come Miretti
Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni di Sportmediaset dopo il deludente 0-0 nel derby contro il Torino. Il tecnico della Juventus ha ammesso che la stanchezza ha giocato un ruolo. Ha spiegato che probabilmente sì, la stanchezza era stata messa in conto. Avrebbe potuto cambiare qualcosa, ma ha visto i giocatori vogliosi. A volte, ha spiegato, si corre il rischio di lasciare fuori chi ha giocato molto, per poi metterli dopo, scoprendo che non hanno il ritmo partita. Spalletti preferisce farli giocare subito, accorgersi di chi è più stanco e poi sostituirlo.
Ha sottolineato che purtroppo, con le partite ravvicinate, alcuni calciatori devono ancora essere recuperati. Ha citato Fabio Miretti, tornato da poco, e Edon Zhegrova, che sono nella stessa situazione e non hanno grandissimo tempo nelle gambe. Nonostante ciò, si va fiduciosi alla prossima partita. L’allenatore ha poi analizzato cosa è mancato per vincere: un po’ l’ultimo passaggio e la precisione nel traffico. Ma anche, ha aggiunto, qualche passaggio più qualitativo di quelli semplici, riferendosi al suo famoso concetto del rumore della palla che viaggia a velocità altissima sull’erba.
Spalletti, il tecnico chiarisce: «Non siamo contenti, ma a posto con la coscienza»
Interrogato sulla delusione, Spalletti ha voluto precisare. Ha detto che la delusione è un’altra cosa, ma che ovviamente non sono contenti. La Juventus deve vincere le partite, per cui nessuno nello spogliatoio è contento. Tuttavia, si prende atto di quello che è successo. Alla domanda se fossero due punti persi, il tecnico ha glissato, rispondendo che quello devono dirlo i giornalisti. Per lui, conta solo il fatto che la squadra ha provato a vincere, e questo l’hanno fatto. Per questo, ha concluso, siamo a posto con la coscienza.
In vista della sosta, Spalletti ha spiegato come lavorerà. Si prenderanno le partite, si guarderanno e in base al comportamento tenuto si proverà a metterci qualche cosa sopra, sfruttando le conoscenze acquisite anche in questo derby. Infine, sulla domanda relativa ai suoi 1000 punti in carriera, il tecnico ha tagliato corto. Ha detto che gli sembra di non averli fatti e che contano solo i prossimi 3.
LUCIANO SPALLETTI – «Probabilmente sì, probabilmente potevo cambiare qualcosa però poi li ho visti vogliosi. A volte si corre il rischio di quelli che hanno giocato a lasciarli fuori poi tu li vai a mettere dopo e invece e non hanno il ritmo partita. Invece tu li fai giocare subito, ti accorgi quello che è un po’ più stanco e te lo vai a sostituire. Purtroppo, quando ci sono le partite si ravvicinate, poi alcuni calciatori li dobbiamo recuperare perché abbiamo anche lo stesso Fabio Miretti che è tornato da poco e non ha grandissimo tempo. Zhegrova uguale per cui si va fiduciosi alla prossima partita. Un po’ l’ultimo passaggio, la precisione nell’angusto nel traffico e poi anche qualche passaggio ancora più qualitativo di quelli semplici. Quando poi in conferenza stampa ho detto: il rumore della palla che viaggia a 2000 orari, a velocità altissima sull’erba, è quello lì. Delusione è un’altra cosa, non siamo contenti perché noi dobbiamo vincere le partite. Vogliamo vincere le partite per cui non siamo contenti. Nessuno è nello spogliatoio contento, però poi si prende atto di quello che succede. Non lo so, questo lo dica lei. Per me è soltanto il fatto che non siamo riusciti a vincere una partita che dovevamo provare a vincere. Questo l’abbiamo fatto per cui siamo a posto con la coscienza. Si piglia le partite, si guardano e in base a quello che è successo e che è stato il comportamento si prova di metterci qualche cosa sopra. Si va a fare richieste e avere poi delle possibilità di andare a mettere su un tavolo, diciamo, delle conoscenze anche di questa partita qui. Non lo so, mi sembra di non averli fatti e contano i prossimi 3».
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