Calciomercato Juve: non solo dati, Spalletti coinvolto
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Calciomercato Juve: non solo dati, Spalletti ha chiesto a Comolli di essere coinvolto! Già indicata la sua priorità

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Calciomercato Juve: non solo dati, Spalletti ha chiesto a Comolli di essere coinvolto! Già indicata la priorità del neo tecnico che vuole più considerazione rispetto a Tudor

C’è una nuova aria che tira alla Continassa, un vento di cambiamento che non riguarda solo il campo e la tattica, ma investe direttamente le scrivanie della dirigenza. Dai primi contatti con la Juventus, Luciano Spalletti è stato chiaro e intransigente: per accettare la sfida bianconera serviva una garanzia precisa, ovvero una maggiore considerazione nelle dinamiche del calciomercato. Una richiesta che l’amministratore delegato Damien Comolli ha accolto, inaugurando una nuova fase basata sulla condivisione delle scelte e delle strategie.

Si tratta di una netta inversione di tendenza, un vero e proprio cambio di rotta rispetto al recente passato. La gestione di Igor Tudor, infatti, è stata caratterizzata da una profonda scollatura tra panchina e società. Il tecnico croato ha vissuto la sua esperienza a Torino quasi da “separato in casa” per quanto riguarda le strategie: mai convocato alle riunioni operative, mai realmente coinvolto nei processi decisionali. I retroscena emersi sono eloquenti: Tudor era fermamente contrario all’acquisto di Edon Zhegrova e, al contrario, aveva chiesto a gran voce il ritorno di Kolo Muani, oltre a rinforzi specifici in difesa e a centrocampo. Desideri rimasti inascoltati, così come il suo parere è stato ignorato su questioni delicate come il rinnovo contrattuale di Daniele Rugani.

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Con l’avvento di Spalletti, il copione è stato riscritto. Il tecnico toscano avrà voce in capitolo. Tuttavia, ironia della sorte, la prima richiesta operativa del nuovo allenatore coincide proprio con quella del suo predecessore: serve un centrocampista di qualità in più. Se il metodo di lavoro è cambiato, la lacuna tecnica della rosa resta la stessa agli occhi di chi la allena. L’identikit tracciato da Spalletti è preciso: serve un regista puro, un metronomo capace di dettare i tempi e di geometrizzare il gioco, fulcro imprescindibile per tradurre in pratica la sua idea di calcio. La caccia al play è aperta, ma questa volta l’allenatore sarà seduto al tavolo delle decisioni. Lo scrive il Corriere dello Sport.

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