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Condò sulla Juventus: «Spalletti è vittima di overthinking. Voleva stupire con queste due scelte e invece…»

Condò sulla Juventus: «Spalletti è vittima di overthinking. Voleva stupire con queste due scelte e invece…». Il pensiero del giornalista
Paolo Condò, nel suo editoriale per il Corriere della Sera, ha analizzato l’esito del big match Napoli-Juventus, inserendo la partita nel contesto di un campionato in cui le due squadre migliori stanno prendendo velocità. Il giornalista ha aperto il suo commento riconoscendo il contesto generale: «Le due squadre migliori stanno prendendo velocità – esordisce il giornalista -. Dopo la spettacolare dimostrazione di forza dell’Inter, che ha battuto il Como nell’assoluto del match e nel relativo dei suoi momenti chiave, il Napoli ha fatto fuori la Juve».
I meriti del Napoli e l’overthinking di Spalletti
Condò attribuisce il successo del Napoli a una combinazione di meriti propri e altrettanti demeriti della rivale. Tra le note positive degli azzurri, spiccano la leadership di McTominay a centrocampo, la classe di Neres in attacco e la presenza scenica di Hojlund a centro area.
La critica più dura è però rivolta a Luciano Spalletti, reo di essere tornato sul luogo del delitto (il Maradona, suo ex stadio) nel più cerebrale dei modi. Il giornalista ha identificato gli errori cruciali del tecnico, dall’inizio alla gestione delle sostituzioni:
«Dalla formazione del primo tempo priva di punte alla sostituzione di Yildiz sul più bello, Spalletti è tornato sul luogo del (felice) delitto nel più cerebrale dei modi: overthinking lo definiscono in Inghilterra, per dire di un esagerato tentativo di stupire, e in effetti molte scelte sono parse distanti da ciò che sarebbe servito per sorprendere il Napoli».
La vittoria di Conte nel duello tra maestri
L’atteggiamento di Spalletti, definito “overthinking” per l’esagerato tentativo di stupire, ha finito per danneggiare la Juventus. Il risultato ha sancito la vittoria tattica di Antonio Conte: «Così Conte ha vinto il primo confronto diretto fra i due maestri (…)». Il Napoli si rilancia con forza, mentre la Juventus deve fare i conti con un piano gara che, secondo Condò, è risultato autolesionistico e troppo complicato.
