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Araujo Juve, dalla Spagna assicurano: vuole lasciare il Barcellona per rinascere in un nuovo ambiente! Cosa filtra sull’ex obiettivo per la difesa

Araujo Juve, indiscrezioni dalla Spagna: l’uruguaiano è in crisi e vuole l’addio per rinascere, bianconeri e Milan possono fiutare l’affare per gennaio
Il calciomercato di gennaio potrebbe regalare un’opportunità di livello internazionale per la difesa della Juventus. Il nome che torna prepotentemente in orbita bianconera è quello di Ronald Araujo, il centrale classe 1999 del Barcellona e della nazionale uruguaiana. Già accostato alla Vecchia Signora nelle scorse sessioni, il giocatore sembra essere arrivato a un punto di non ritorno con il club catalano, aprendo scenari che fino a poche settimane fa sembravano impossibili.
Secondo le ultime indiscrezioni provenienti dalla Spagna, e riportate dall’emittente “Cadena Cope”, la volontà del giocatore è chiara: vorrebbe andare via già nella finestra invernale. Alla base di questa decisione drastica ci sarebbero le grosse difficoltà a livello psicologico riscontrate nelle ultime gare (tra espulsioni e critiche), che hanno minato la serenità del difensore. Araujo sente la necessità di cambiare aria per tentare di “rinascere” in un nuovo ambiente, lontano dalle pressioni del Camp Nou.
Questa situazione di rottura ha riattivato immediatamente i radar delle big italiane. La Juventus, che è alla disperata ricerca di un difensore centrale di esperienza e qualità per sopperire all’emergenza infortuni (con Bremer e Rugani ai box), potrebbe tornare a farci un pensierino concreto. L’uruguaiano rappresenterebbe il profilo ideale per alzare il muro difensivo di Luciano Spalletti. Tuttavia, la concorrenza non manca: anche il Milan, altra big di Serie A a caccia di affidabilità nel reparto arretrato, sta monitorando la situazione.
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Tutto dipenderà dalle condizioni economiche. Ne sapremo di più nelle prossime settimane, quando sarà chiaro se il Barcellona aprirà a una formula vantaggiosa (magari un prestito) o se il prezzo del cartellino resterà proibitivo per le casse dei club italiani. L’occasione, però, è di quelle da non farsi sfuggire.
